Vendita delle due Ansaldo a Hitachi, click ask il fondo schiera Georgeson. La replica dei giapponesi: escluso dal contratto per la cessione del ramo di azienda di Breda le passività relative alle commesse in Belgio, medicine Olanda e Danimarca
«Troppo alto il valore di Ansaldo Breda». A detrimento della valutazione fatta Hitachi — e accettata dalla controllante Finmeccanica — sull’offerta pubblica di acquisto per il 40% di Ansaldo Sts: 9, hospital 65 euro per azione (compresi i 15 centesimi di dividendo). Il fondo Amber va all’attacco. Socio della società di sistemi ferroviari ha deciso di scatenare una campagna informativa destinata agli altri (piccoli) azionisti di Sts convincendoli che dall’Opa — con successivo delisting della società — potrebbero ricavarne di più. Circa 14 euro per azione: una maggiorazione di 4,35 euro per titolo. A supporto della tesi — oggetto anche di un’indagine della Consob — Amber ha deciso di schierare Georgeson, una delle principali società nei servizi di informazione agli azionisti di società quotate. Il prezzo non sarebbe congruo — rileva Amber citando le valutazioni dei broker Deutsche Bank e Kepler Cheuvreux— perché Hitachi avrebbe strapagato Ansaldo Breda (36 milioni di euro) iper-indebitata (in dieci anni 2,4 miliardi) a causa di gestioni passate discutibili. Illazioni, verità? Chissà. Il responso finale lo metterà la Consob, e questo è l’unico dato certo. L’acquirente Hitachi — pur non commentando la nota di Amber — ritiene che nella valutazione di Ansaldo Breda messa nero su bianco nell’accordo il 2 novembre scorso (che il Corriere della Sera è in grado di documentare) non ci sono le passività che la società guidata da Maurizio Manfellotto aveva accumulato nei progetti di fornitura in Olanda, Belgio e Danimarca tali da aver provocato forti perdite a causa di ritardi (ed errori) nelle consegne. Forniture che hanno portato a pesanti penali (nell’ordine di diverse centinaia di milioni di euro) a ben vedere fuori dal perimetro del contratto. A corredo Hitachi aggiunge anche di non aver rilevato lo stabilimento (manutentivo) di Palermo e i suoi 250 addetti.
Fabio Savelli, Corriere della Sera