ERG ha annunciato oggi i risultati finanziari consolidati per i primi nove mesi del 2023. Il consolidato adjusted ha raggiunto 365 milioni di Euro, mostrando una performance solida rispetto ai 390 milioni del periodo corrispondente del 2022.
Uno dei momenti salienti del periodo è stata la cessione della centrale cogenerativa Combined Cycle Gas Turbine (CCGT) di Priolo Gargallo, Siracusa, rappresentando un passo significativo nell’uscita dal settore delle fonti fossili. Questo ha permesso ad ERG di accelerare il suo percorso verso l’obiettivo Net Zero, consolidando ulteriormente il suo impegno nei confronti delle energie rinnovabili.
Il risultato netto attività continue di Gruppo adjusted è stato di 149 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 115 milioni dei primi nove mesi del 2022. La società ha anche lanciato un programma di buyback di azioni proprie fino a un massimo del 2,5% del capitale, con l’obiettivo di massimizzare la creazione di valore per la Società e per gli azionisti.
Inoltre, il completamento della costruzione e l’energizzazione del parco eolico di Camporeale in Sicilia, con una capacità installata complessiva di 50,4 MW, testimonia gli sforzi continui di ERG nel repowering e nel rinnovamento tecnologico degli asset.
Gli investimenti totali nel periodo sono stati pari a 65 milioni di Euro nel terzo trimestre 2023 e 377 milioni nei primi nove mesi del 2023. Nonostante il contesto di mercato caratterizzato da prezzi dell’energia elettrica inferiori, ERG ha dimostrato solidità finanziaria, riflettendo la sua capacità di gestire efficacemente le sfide del settore.
Paolo Luigi Merli (nella foto) CEO di ERG ha commentato: “I risultati operativi del trimestre sono solidi ed in linea con il nostro budget seppur in diminuzione rispetto allo scorso anno, interamente dovuto ad una comparazione particolarmente severa stante i picchi di prezzo dell’energia elettrica raggiunti nel trimestre dello scorso anno, oltre all’azzeramento del valore dell’incentivo in Italia nel 2023 per effetto della formula di calcolo. I minori prezzi di vendita tuttavia sono stati in gran parte compensati dalla significativa crescita delle produzioni, per effetto della nuova capacità installata e di migliori condizioni anemologiche. L’utile netto del trimestre è in linea con lo scorso anno grazie ad una significativa riduzione degli oneri finanziari, che scontano un miglior rendimento della liquidità. Stante il buon avvio del quarto trimestre, con buona ventosità e un’ulteriore crescita della capacità installata, rivediamo al rialzo l’intervallo del margine operativo lordo, ora compreso tra 490 e 520 milioni di euro, confermando le indicazioni su investimenti, tra 500 e 600 milioni, e indebitamento netto, tra 1400 e i 1500 milioni, nonostante gli esborsi previsti per il programma di buyback.”