Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato all’unanimità il rapporto trimestrale consolidato relativo al periodo fino al 30 settembre 2023.
Nei primi nove mesi di quest’anno, il Gruppo Hera ha registrato investimenti in crescita e risultati eccezionali rispetto agli anni precedenti. Nonostante eventi climatici estremi e un contesto globale ancora incerto, con inflazione in aumento e costi del denaro crescenti, Hera ha dimostrato una notevole resilienza.
Gli investimenti significativi testimoniano l’impegno del Gruppo nel rafforzamento della resilienza delle sue risorse e nella promozione di progetti volti a sostenere la transizione verde. Le ottime performance economico-finanziarie riflettono le scelte di gestione cautelativa e una solida strategia industriale bilanciata tra crescita interna ed esterna, e tra attività regolamentate e competitive.
A fine settembre 2023, i ricavi del Gruppo Hera sono stati pari a 10.955,0 milioni di euro, con una leggera flessione rispetto ai 14.320,1 milioni registrati nello stesso periodo nel 2022. Questo calo è dovuto principalmente alla diminuzione dei prezzi delle materie prime energetiche e ai minori volumi di gas venduti a causa di un clima particolarmente mite nella prima metà dell’anno. Tuttavia, i ricavi provenienti dalla vendita di energia elettrica sono aumentati grazie a iniziative di sviluppo commerciale.
Il margine operativo lordo (MOL) nei primi nove mesi del 2023 è cresciuto del 15,1%, raggiungendo 1.006,8 milioni di euro rispetto agli 874,8 milioni del 2022. Questo aumento è dovuto principalmente all’area dell’energia e a buone performance nell’ambito dell’ambiente.
Il risultato operativo netto è aumentato del 15,5% a 504,6 milioni di euro, mentre l’utile netto ha registrato una crescita del 7,5% a 267,1 milioni di euro.
Il Gruppo Hera ha investito 593,0 milioni di euro nei primi nove mesi del 2023, un aumento dell’18,7% rispetto all’anno precedente, rafforzando così la solidità finanziaria. L’indebitamento finanziario netto è sceso a 4.148,9 milioni di euro, consentendo un rapporto debito netto/MOL di 2,91x, al di sotto della soglia di riferimento del 3x.
Le aree operative del gas e dell’energia elettrica hanno fornito importanti contributi ai risultati del Gruppo. Nel settore del gas, sono stati registrati un calo dei volumi dovuto alle condizioni climatiche e un aumento dei servizi energetici. Nel comparto dell’energia elettrica, sono stati ottenuti risultati positivi grazie all’incremento delle marginalità e dei volumi venduti ai clienti finali, nonché all’offerta di servizi a valore aggiunto.
Orazio Iacono, nella foto, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato: “L’efficacia delle scelte gestionali e la solida strategia industriale multibusiness ci hanno consentito di ottenere positivi risultati economico-finanziari e, in particolare, di rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel settore ambiente, con margini in crescita e maggiori volumi di rifiuti trattati, potendo contare sulle eccellenti performance della nostra dotazione impiantistica. In partnership con ACR, recentemente entrata nel Gruppo, abbiamo vinto importanti procedure di affidamento nel settore privato dell’oil&gas e stiamo partecipando a gare per la bonifica di siti pubblici a cui sono destinati fondi PNRR. Grazie alla positiva generazione di cassa e alla nostra solida posizione finanziaria siamo arrivati a un rapporto debito netto/MOL a 2,91x, analogo a quello precedente all’impennata dei prezzi energetici. In questo modo abbiamo tutta la flessibilità necessaria per cogliere nuove opportunità di sviluppo nei mercati di riferimento. Infine, siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti ottenuti da Arera sulla qualità tecnica dei nostri servizi, con particolare riferimento al ciclo idrico integrato in cui abbiamo registrato le migliori performance del settore. Un importante traguardo raggiunto grazie alle nostre capacità gestionali, alle maggiori efficienze e a tutti gli investimenti messi in campo per potenziare la resilienza delle infrastrutture e la loro digitalizzazione”.