Il Consiglio di Amministrazione di Brembo, presieduto da Matteo Tiraboschi, nella foto, ha esaminato e approvato i risultati del Gruppo al 30 settembre 2023.
I ricavi totali consolidati ammontano a € 2.919,0 milioni, registrando una crescita del 7,0% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente, o addirittura un aumento del 8,8% se consideriamo i tassi di cambio costanti. In questo periodo, il settore automobilistico è cresciuto del 7,9%, i veicoli commerciali hanno visto un incremento del 6,9%, mentre le competizioni sono aumentate del 15,3% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Le applicazioni per motocicli, però, hanno subito una leggera diminuzione dell’1,0%.
Dal punto di vista geografico, le vendite sono aumentate del 2,2% in Italia, del 13,8% in Germania, del 7,2% in Francia e dell’1,3% nel Regno Unito. Negli Stati Uniti, Messico e Canada, il mercato nordamericano è cresciuto del 7,5%, mentre il mercato sudamericano, rappresentato da Brasile e Argentina, ha registrato una crescita impressionante del 30,6%. L’India ha visto un aumento del 6,8%, mentre la Cina ha sperimentato un calo del 5,3%. In Giappone, invece, c’è stato un incremento del 3,2%.
Al 30 settembre 2023, i costi per la produzione e gli altri costi operativi ammontano a € 1.930,5 milioni, rappresentando il 66,1% dei ricavi. Questa percentuale è leggermente inferiore rispetto al periodo dello scorso anno, quando era al 66,3% dei ricavi, pari a € 1.807,9 milioni.
I costi relativi al personale sono aumentati a € 501,1 milioni, corrispondenti al 17,2% dei ricavi. Questo rappresenta un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando era al 16,6% dei ricavi, pari a € 451,7 milioni. Il numero di dipendenti Brembo al 30 settembre 2023 è di 15.674, in aumento rispetto ai 15.208 dello stesso periodo nel 2022 e ai 14.966 al 31 dicembre 2022.
Il margine operativo lordo (EBITDA) al 30 settembre 2023 ammonta a € 500,2 milioni, rappresentando il 17,1% dei ricavi. Questo valore è leggermente inferiore rispetto al 17,7% dei ricavi (€ 482,3 milioni) registrati nello stesso periodo del 2022. Il margine operativo netto (EBIT) è di € 312,8 milioni, corrispondente al 10,7% dei ricavi, confrontato con i € 303,1 milioni (11,1% dei ricavi) dello stesso periodo del 2022.
Gli oneri finanziari netti sono stati di € 14,8 milioni nel periodo (nel 2022 c’erano proventi per € 1,4 milioni) e includono oneri finanziari per € 15,1 milioni (nel 2022 erano € 9,6 milioni) e differenze cambio nette positive per € 0,3 milioni (nel 2022 erano € 11,0 milioni). I proventi da partecipazioni sono stati di € 12,1 milioni nel periodo, rispetto a € 7,8 milioni del 30 settembre 2022.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 310,1 milioni, confrontato con € 312,4 milioni al 30 settembre 2022. La stima delle imposte, calcolata in base alle aliquote previste dalla normativa vigente in ogni paese, è pari a € 77,2 milioni (nel 2022 erano € 76,7 milioni), con un tasso fiscale del 24,9% rispetto al 24,6% dell’anno precedente.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di € 231,1 milioni, in calo dell’1,6% rispetto al periodo dello scorso anno.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2023 è di € 454,1 milioni, in diminuzione di € 176,6 milioni rispetto al 30 settembre 2022. Se escludiamo gli effetti dell’IFRS 16, l’indebitamento finanziario netto sarebbe di € 282,4 milioni, in calo di € 123,2 milioni rispetto al 30 settembre 2022.