Il gruppo Mundys (nella foto, l’a. d. Andrea Mangoni) ha chiuso il 2022 con ricavi per 7,4 miliardi di euro, in crescita del 16%, e con un risultato netto tornato positivo per 200 milioni di euro, contro la perdita di 500 milioni segnata nel 2021. Tra gli altri dati di bilancio, il margine operativo lordo sale del 12% a 4,5 miliardi di euro, gli investimenti sono saliti da 1,1 a 1,3 miliardi di euro. L’indebitamento finanziario netto scende da 29,9 a 19,7 miliardi.
La performance 2022, afferma una nota, beneficia del recupero del traffico nel comparto autostradale (+8% rispetto al 2021) e di quello aeroportuale (+119% rispetto al 2021). Il calo del debito è dovuto agli incassi dalle cessioni di ASPI e Hochtief (rispettivamente 8,2 miliardi di euro e 0,6 miliardi di euro), e al contributo dell’FFO (3,1 miliardi di euro) al netto degli investimenti (1,3 miliardi di euro) nonché per l’incasso del credito regolatorio connesso alla concessione spagnola AP-7 di Abertis (1,1 miliardi di euro), effetti parzialmente compensati dai dividendi distribuiti a soci di Mundys e a soci terzi (complessivamente pari a 1,2 miliardi di euro). La capogruppo chiude il 2022 con un risultato positivo di 2,9 miliardi di euro, considerato anche l’effetto della plusvalenza netta sulla cessione di ASPI (2,8 miliardi di euro), in aumento di 1,7 miliardi di euro sul 2021 che includeva la plusvalenza per la cessione del 49% di Telepass (1,0 miliardi di euro).