Prysmian ha chiuso il 2022 con un utile netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo in crescita del 63,4% a 504 milioni di euro rispetto ai 308 del precedente esercizio. I ricavi sono in aumento a 16,06 miliardi, con una variazione organica del +14,4%. A registrare le migliori performance di crescita sono i business più esposti ai trend secolari della transizione energetica, dell’elettrificazione e della digitalizzazione, come i cavi e sistemi sottomarini per le interconnessioni energetiche e i collegamenti delle off-shore wind farm, i cavi per le reti di distribuzione di energia (grid hardening), cavi per il settore delle rinnovabili e della mobilità elettrica, i datacenters nonché cavi per le costruzioni non residenziali e cavi ottici. Il segmento Projects riporta la crescita organica più forte con un +30,3%, seguito dal +12,3% del segmento Energy e dal +10,9% del Telecom. L’Ebitda si attesta a 1,38 miliardi (927 milioni nel 2021) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri non ricorrenti e altri oneri non operativi pari a €101 milioni (49 milioni nel 2021). Il risultato operativo ammonta a 849 milioni (572 milioni nel 2021). “Innovazione tecnologica, efficacia ed efficienza della supply chain e focalizzazione sul cliente hanno consentito di cogliere appieno la spinta della transizione energetica, elettrificazione e digitalizzazione, portandoci a realizzare risultati record superiori a tutte le aspettative”, commenta il ceo Valerio Battista (nella foto). E ha aggiunto: “La forte crescita dei ricavi è stata accompagnata dal balzo superiore al 50% di profitti e della cassa generata e dall’abbattimento del debito, con un rapporto sull’Adjusted Ebitda che scende sotto 1x,evidenziando l’ulteriore rafforzamento della struttura finanziaria. Il buon avvio del 2023 conferma il posizionamento competitivo conquistato e ci consente di darci l’obiettivo di consolidare nell’esercizio 2023le performance record del 2022. Voglio infine evidenziare – ha concluso – come in un anno di risultati eccezionali come il 2022, abbiamo posto moltaattenzione anche alla adozione di nuove politiche e strumenti di redistribuzione del valore generato a tuttigli stakeholders e al coinvolgimento di tutti i nostri dipendenti non solo il top management”.