Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato il progetto di Bilancio, il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 e il Bilancio di Sostenibilità – Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022. L’Assemblea Straordinaria e Ordinaria degli Azionisti sarà convocata per i giorni 18 aprile e 20 aprile 2023, rispettivamente in prima e seconda convocazione, per deliberare in merito all’approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 e alla destinazione del risultato di esercizio, alla presa d’atto del Bilancio consolidato, delle Relazioni allegate e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016. L’Assemblea è chiamata, inoltre, a esprimersi sulla modifica dell’art. 15 dello statuto sociale e subordinatamente all’approvazione della stessa a deliberare in merito al rinnovo del Consiglio di Amministrazione. La Documentazione relativa all’approvazione del Bilancio 2022 e le Relazioni sugli altri punti dell’Ordine del giorno, previste dalla normativa vigente, saranno messe a disposizione del pubblico nei termini di legge. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,85Euro per azione che sarà messo in pagamento a partire dal 21 giugno 2023, con stacco della cedola il 19 giugno e record date il 20 giugno. I risultati evidenziano un posizionamento del Gruppo come operatore a forte vocazione industriale, con un EBITDA generato per l’86%3 da business regolati e con investimenti destinati per circa l’88% alle attività regolate. I Ricavi consolidati raggiungono 5.138,2 milioni di Euro, in aumento del 29,4% rispetto al 2021, principalmente in conseguenza dell’incremento dei ricavi da vendita di energia elettrica. L’EBITDA consolidato cresce del 3,9% passando da 1.256,1 milioni di Euro del 2021 a 1.305,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2022. L’andamento del risultato è influenzato: • positivamente, dal mercato energetico per effetto della cessione a prezzi più elevati dell’energia elettrica prodotta da ACEA Produzione e ACEA Ambiente; dall’iscrizione della premialità tecnica nell’area Idrico; dall’esonero dall’obbligo di acquisto di quote di CO2 per l’impianto di Terni; • negativamente, dalla riduzione del WACC della distribuzione elettrica dal 5,9% al 5,2% (Delibera ARERA 614/2021). La variazione di perimetro contribuisce all’EBITDA per circa 5 milioni di Euro grazie al consolidamento in ACEA Ambiente di Deco, Meg, Serplast e Italmacero, effetto positivo in parte compensato dal deconsolidamento delle società fotovoltaiche. L’apporto dei business all’EBITDA consolidato è il seguente: Idrico 51%; Areti e Illuminazione Pubblica 27%; ACEA Ambiente 8%; Produzione 7%; Commerciale e Trading 7%. Il contributo al Margine di Estero, Ingegneria e Servizi e della Capogruppo è sostanzialmente neutro. Oltre 86% dell’EBITDA si riferisce ad attività regolate (Idrico, Reti e Ambiente). Gli oneri finanziari netti si attestano a 85,7 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con il 2021. Al 31 dicembre 2022, il costo globale medio “all in” del debito del Gruppo ACEA si attesta a 1,44% (sostanzialmente in linea con l’1,42% del 31 dicembre 2021). L’Utile netto del Gruppo raggiunge 279,7 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 313,3 milioni del 2021, principalmente per effetto della tassazione straordinaria sugli extra-profitti per 38,5 milioni di Euro. Al netto dell’impatto della tassazione sugli extra-profitti, l’utile netto è in crescita del 2%. A partire dal quarto trimestre, Acea ha focalizzato la propria attenzione nella gestione dei costi e degli investimenti impostando una tempestiva revisione delle procedure di acquisto e ha inoltre definito linee di azione volte a contenere il rischio di credito attraverso la prevenzione e la gestione 4 del portafoglio clienti. Tali azioni hanno permesso di ottenere un contenimento di costi, efficienza operativa e recupero di margini con un beneficio complessivo nel quarto trimestre pari a circa 40 milioni di Euro consentendo di mitigare gli effetti straordinari rilevati nel medesimo periodo, quali l’incremento della tassazione sugli extra-profitti, pari a circa 13 milioni di Euro, l’aumento dei tassi di interesse sulla gestione finanziaria per circa 8 milioni di Euro e l’aumento della svalutazione crediti che rispetto ad uno scenario inerziale risulta incrementata di circa 12 milioni di Euro. Il tax rate passa dal 30,0% del 2021 al 37,6% del 2022 per effetto della tassazione sugli extra profitti (il tax rate normalizzato è pari al 29,8%). Gli investimenti realizzati nel 2022 sono pari a 1.001 milioni di Euro, in aumento dell’8% rispetto ai 931 milioni di Euro dell’anno precedente. L’incremento è dovuto anche ad un adeguamento prezzi sugli appalti pubblici di Idrico e Areti (DL 50/22 – Decreto “Aiuti”) e alla variazione di perimetro in ACEA Ambiente. Gli investimenti, destinati per circa l’88%5 alle attività regolate, sono ripartiti come segue: Idrico 562 milioni di Euro, Areti e Illuminazione Pubblica 269 milioni di Euro, Produzione 30 milioni di Euro, Commerciale e Trading 50 milioni di Euro, ACEA Ambiente 46 milioni di Euro, altri business e Capogruppo 44 milioni di Euro. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo è di 4.439,7 milioni di Euro, rispetto ai 3.988,4 milioni di Euro del 31 dicembre 2021. L’andamento risente, tra l’altro, del maggiore assorbimento di capitale circolante per la forte volatilità del PUN che ha amplificato l’effetto delay tra incassi e pagamenti (circa 130 milioni di Euro) e del pagamento della tassa sugli extra-profitti. Al 31 dicembre 2022, il rapporto PFN/EBITDA è di 3,4x e il rapporto PFN/RAB è pari a 0,69x. Il debito a medio/lungo termine è regolato per l’84% a tasso fisso e ha una durata media di 4,4 anni proteggendo il Gruppo da eventuali rialzi dei tassi di interesse. La Capogruppo dispone di linee committed pari a 700 milioni di Euro non utilizzate, linee uncommitted pari a 425 milioni di Euro di cui 21 milioni di Euro utilizzate. L’Amministratore Delegato di ACEA, Fabrizio Palermo, nella foto, ha dichiarato: “Il 2022 è stato un anno complesso per l’instabilità geopolitica con effetti inflazionistici e una forte volatilità sui mercati dell’energia. Il Gruppo ACEA ha registrato una positiva performance anche grazie alle importanti azioni messe in atto negli ultimi mesi dell’anno, come la riduzione dei costi, la maggiore efficienza operativa e il recupero dei margini. Numerose sono state anche le azioni intraprese sul finire dell’anno in campo industriale, in particolare nei settori idrico e ambiente. Sul fronte finanziario, a gennaio, ACEA è tornata con successo sul mercato dei capitali, emettendo un green bond per 700 milioni di Euro ai tassi più competitivi del mercato. Per il 2023, in uno scenario che si presenta ancora difficile, si prevedono risultati positivi e in crescita anche grazie alle ulteriori iniziative di ottimizzazione industriale e finanziaria messe in atto dal management sin da inizio anno.”