I pazienti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 che ricevono la vaccinazione antiCovid sembrano associati a un rischio minore di sperimentare complicazioni come infarti, ictus e altri problemi cardiovascolari. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology e presentato durante il 72esimo congresso dell’American College of Cardiology, condotto dagli scienziati della Icahn School of Medicine del Mount Sinai. Il team, guidato da Girish N. Nadkarni, ha valutato la correlazione tra l’esposizione alla vaccinazione, completa e parziale, e i rischi cardiovascolari della malattia da nuovo coronavirus. I ricercatori hanno utilizzato il database nazionale COVID Cohort Collaborative (N3C), il più grande database nazionale coreano su Covid-19. Il set, che raccoglie e armonizza i dati dal 2020, comprendeva, al momento del lavoro, le informazioni relative a 1.934.294 pazienti, 217.843 dei quali erano stati sottoposti ai farmaci sviluppati da Pfizer-BioNTech, Moderna o Johnson & Johnson. “I nostri risultati – afferma Nadkarni – suggeriscono che la vaccinazione era in grado di proteggere significativamente i pazienti dalle complicanze cardiovascolari, specialmente per le persone con comorbidità”. “Sorprendentemente – osserva Joy Jiang, altra firma dell’articolo – anche la vaccinazione parziale è stata associata a un minor rischio di eventi cardiovascolari. Data l’entità dell’infezione da SARS-CoV-2, speriamo che i nostri risultati contribuiscano a incrementare ulteriormente il tasso di vaccinazione, specialmente per le persone più vulnerabili che, in caso di contagio, potrebbero sperimentare conseguenze davvero pericolose”.