La Regione Puglia ha ricevuto il premio “Innovazione in sanità digitale”, organizzato da Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari, e da Sics, editore di Quotidiano Sanità e Popular Science, per la piattaforma regionale di telemedicina COReHealth. “La progettualità, premiata oggi per la quarta volta, si aggiunge a un set di iniziative di sanità digitale già avviate e altre in partenza in Puglia che andranno a comporre nei prossimi mesi una strategia integrata di trasformazione digitale – dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese – e include il nuovo fascicolo sanitario elettronico, la cartella clinica elettronica, i sistemi informativi della prevenzione, degli screening e delle realizzazioni territoriali previste dal Pnrr come la digitalizzazione di case della comunità e delle centrali operative territoriali”. La piattaforma per la telemedicina è attiva dall’ottobre dell’anno scorso e a maggio ha la prima linea assistenziale per le pazienti con tumore al seno, abilitata su tutte e 13 le breast unit della regione e sui 18 centri di orientamento oncologico ha reclutato negli ultimi quattro mesi già 1.800 pazienti. Si appresta dal prossimo anno ad attivare le linee assistenziali per altre quattro patologie oncologiche, due patologie rare e quattro croniche. “Non è solo il riconoscimento alla pur avanzata esperienza di telemedicina, ma anche a un percorso più complesso che vuole fare della Regione Puglia una frontiera altrettanto avanzata di trasformazione digitale dei servizi per la salute”, sottolinea il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (nella foto). “Il premio ci inorgoglisce ma ci ricorda l’onere di essere un laboratorio vivo sulla telemedicina – tiene a precisare il dg di AReSS Puglia, Giovanni Gorgoni – dalle cui realizzazioni, errori e correzioni trarranno utilità altre Regioni nell’ambito del colossale investimento Pnrr da un miliardo di euro. L’esperienza di COReHealth non nasce per caso e non è opera di un solo soggetto. È il punto di arrivo di sforzi e progetti sequenziali cominciati nel 2018 e che hanno saputo mettere insieme più fonti di investimento e competenze di partnership variegate tra pubblico e privato”. “Con la telemedicina proveremo nell’immediato a limitare il disagio derivante dalla grande carenza di risorse finanziarie e di medici. Abbiamo costituito una cabina di regia coordinata dal direttore del dipartimento salute, dal direttore generale Aress, che, insieme agli specialisti delle due strutture, disegneranno un nuovo modello di salute e sanità”, aggiunge il capo del dipartimento Promozione della Salute, Vito Montanaro.