(di Tiziano Rapanà) Ancora una volta registro del malumore attorno alla mancata riapertura delle Terme di Caramanico, il cuore pulsante della Val Pescara. Sono tre anni che ne parlo e in questo periodo ho ricevuto vari messaggi di rammarico e scoramento. Stamattina mi ha scritto un simpatico professionista abruzzese, il signor Moreno Giovani, che ha espresso il suo disappunto sulla vicenda: “Ciao Tiziano, non ci conosciamo. Sono un geometra di San Giovanni Teatino, ho letto il tuo articolo su La Mescolanza che approvo e condivido pienamente… Le Terme di Caramanico, da sempre, hanno rappresentato un volano importante per l’economia locale e la cosa più giusta da fare è riaprire al più presto. Bisognerebbe coinvolgere la popolazione dei comuni interessati ed organizzare una grande manifestazione popolare per smuovere la stagnante situazione”. Mi piace l’entusiasmo del signor Moreno, ha grinta. Tuttavia non so quanto una manifestazione popolare possa servire. Adesso la comunità ha bisogno di un sostegno fattuale, lontano dalle provocazioni e dagli sterili esibizionismi. Caro signor Moreno e cari abruzzesi, sostenete la comunità. Passate i fine settimana a Carmanico, comprate dai negozi del loco, nel borgo si produce un miele delizioso che vi consiglio di acquistare. Mangiate nei ristoranti e pizzerie di Caramanico e dintorni, ne esistono vari e sono ottimi, tra questi molti ricordano la ormai leggendaria Collina del cavaliere, trattoria nota per le sue porzioni mastodontiche. Sabato ci sarà, nell’azienda agricola DA come una volta in Contrada San Nicolao, un pic nic per gli insetti impollinatori: potete accedere solo su prenotazione, ma comunque vi invito a farci un salto. Dare una mano concreta alla comunità è l’unica cosa seria da fare in questo momento.