Il Pil del Lazio è cresciuto del 6,3% nel 2021, contro il +6,6% registrato da quello italiano. Il dato è contenuto nel Rapporto della Banca d’Italia dedicato alla Regione, in cui si sottolinea che la ripresa è stata maggiore nelle costruzioni, trainate dagli incentivi fiscali, dal mercato immobiliare e dagli investimenti pubblici. Il Pil resta inferiore di 3 punti percentuali a quello di pre-pandemia.
A causa dei rincari energetici e dell’aumento dell’incertezza, acuiti dal conflitto in Ucraina, per il 2022 le imprese prefigurano un peggioramento del quadro congiunturale e livelli inferiori di fatturato e soprattutto di investimenti. L’occupazione è cresciuta dello 0,3% (0,8 in Italia). Nel settore dei servizi ristagna, ancora penalizzata dalla crisi sanitaria e da flussi turistici inferiori a quelli di pre-pandemia. Aumenta l’occupazione a tempo determinato, quella femminile e dei più giovani. Con la ripresa dell’occupazione, il reddito delle famiglie ha recuperato i livelli precedenti la pandemia. Dopo la forte diminuzione nel periodo della crisi, i consumi sono cresciuti più del reddito.
Nel complesso del 2021 i prestiti alla clientela regionale si sono stabilizzati, dopo la riduzione nei primi mesi dell’anno, per l’attenuazione del calo dei finanziamenti alle imprese e la crescita di quelli alle famiglie. La qualità del credito è solo lievemente peggiorata, anche grazie alle misure di sostegno governative e alla flessibilità concessa nella classificazione dei finanziamenti. la liquidità delle famiglie è in crescita, nonostante la ripresa dei consumi.
Finora sono stati assegnati agli enti territoriali del Lazio 3,7 miliardi di euro a valere sulle risorse del Pnrr. Gli investimenti degli enti territoriali sono cresciuti, trainati da quelli dei Comuni.