La fase più complessa, cioè far confluire le informazioni di numerosi organismi pubblici e privati in un’unica banca dati, è ormai terminata. Dal 18 ottobre si cambia, via dal parabrezza il quadratino di carta dell’assicurazione. Scatta la dematerializzazione prevista dal Decreto legge per le liberalizzazioni e basterà fornire alla compagnia l’indirizzo e-mail per avere la copia digitale del tagliando. Siccome ci si dovrà fare l’abitudine, le compagnie continueranno per qualche mese a consegnare il contrassegno di carta, ma non sarà necessario esporlo. E i controlli? Saranno affidati ai sistemi elettronici, con la verifica della targa. Dal 18 ottobre, dunque, sarà molto difficile sfuggire agli occhi di autovelox, Tutor, Telepass, telecamere ZTL e sistemi comunali di videosorveglianza, che leggeranno le targhe e verificheranno all’istante se il veicolo è in regola con l’assicurazione e il bollo. Se il sistema telematico riscontra anomalie, la segnalazione viene trasmessa alla pattuglia più vicina. Se gli agenti non riescono a rintracciare il mezzo, l’irregolarità viene registrata dalla banca dati e la multa arriva a casa. La banca dati interconnessa, raro esempio in Italia, è aggiornata all’istante, perché tutte le compagnie assicuratrici sono obbligate a registrare ogni nuova polizza o rinnovo. In questo modo, anche pochi minuti dopo la stipula del contratto, è possibile circolare senza il pericolo di essere segnalati come trasgressori. Le forze dell’ordine potranno consultare online la Banca dati dei veicoli assicurati e l’Archivio Integrato Antifrode (AIA), nel quale confluiscono in tempo reale le informazioni della banca dati sinistri dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), degli archivi della Motorizzazione Civile, del Pubblico registro automobilistico, della Consap (Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici) e dell’ANIA (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici).Addio ai contrassegni fasulli, che in Italia erano circa 4 milioni nel 2014 (indagine IVASS).
(LaRepubblica)