Si chiama ‘COVID Watch’ ed è un sistema di messaggistica di testo automatizzato che ha salvato due vite a settimana durante la prima ondata della pandemia. Modellato su un sistema sviluppato da un team della Penn Medicine per tenere sotto controllo i pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO), il sistema di messaggistica di testo ha ottenuto il 68% di probabilità in meno di morire rispetto a quelli che non lo hanno utilizzato. I risultati sono pubblicati negli Annals of Internal Medicine. Ai fini del progetto, i ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno arruolato 3.488 pazienti nel COVID Watch e 4.377 nel gruppo di cure abituali per confrontare i risultati a 30 giorni. Hanno scoperto che 3 pazienti nel gruppo COVID Watch sono morti entro 30 giorni dalla loro iscrizione rispetto ai 12 nel gruppo di controllo. A 60 giorni dall’iscrizione, 5 persone all’interno di COVID Watch sono morte rispetto a 16 che non utilizzavano il sistema. Hanno anche scoperto che più di un terzo dei decessi nel gruppo di cure abituali si è verificato fuori dall’ospedale rispetto a nessuno tra quelli in COVID Watch. Anche i pazienti della coorte COVID Watch avevano maggiori probabilità di presentarsi in ospedale e si sono presentati in media 2 giorni prima rispetto a quelli in cura abituale. Secondo gli autori dello studio, i benefici osservati dai pazienti di COVID Watch potrebbero essere potenzialmente spiegati da un maggiore accesso e uso della telemedicina e da l’arrivo in ospedale in anticipo al peggioramento dei sintomi. Il team di COVID Watch vuole approfondire se l’approccio può essere applicato per aiutare le persone con altre condizioni a gestire la propria salute a casa.