L’Iucn aveva dichiarato già a rischio la specie in questione, gli esperti dicono che potrebbero esser rimaste incastrate in delle reti fantasma
Una grave perdita per la biodiversità perché il numero delle tartarughe marine – appartenenti alla specie Lepidochelys olivacea – venute a mancare ammonta a 300 esemplari. La spiaggia è quella di Morro Ayuta a Oaxaca, sulla costa occidentale del Messico. La Bbc precisa che gli esami preliminari avanzano l’ipotesi che le tartarughe siano morte per annegamento: non sarebbero riuscite a risalire in superficie a respirare perché impigliate in reti da pesca illegali.
A riferire tutto ciò è stato un funzionario del ministero dell’ambiente messicano che ha ipotizzato l’incagliamento delle tartarughe in queste “reti fantasma”, ossia reti da pesca abbandonate in mare. I danni da questi rifiuti provocati sono incalcolabili, perché pericolosi per tutti gli animali. Proprio qualche anno fa, la Fao pubblicò una stima circa le attrezzature marine abbandonate, perse, o dismesse, sottolineando però che molto spesso si tratta di attrezzature a volte perse durante le tempeste.
L’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) ha classificato queste tartarughe come specie vulnerabile, soprattutto perché la loro sopravvivenza è minacciata perché nidifica soltanto in un numero limitato di posti, dove l’uomo e la distruzione dell’habitat già disturbano la deposizione delle uova.