“L’estensione del green pass di questi giorni sta portando già i suoi primi frutti: oltre il 35% di richieste in più di prenotazioni di vaccinazioni. Significa che stiamo superare l’80% di vaccinati e si avvicina la soglia del 90. Questo fa dell’Italia uno dei Paesi più virtuosi al mondo”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine di un’iniziativa elettorale a Battipaglia (Salerno). “Lo stiamo facendo – ha aggiunto Di Maio – non per obbligare i nostri lavoratori a fare una scelta. Noi qui abbiamo semplicemente un tema: per lasciare aperte le attività economiche e per continuare a produrre lavoro per il Paese, dobbiamo utilizzare delle norme e dei sistemi che consentano meno contagi”.
Secondo il ministro, “se sui luoghi di lavoro i numeri dei contagi sono importanti noi abbiamo esteso il green pass lì per abbassare il numero dei contagi e lasciare le aziende aperte”.
“Forse – ha osservato Fi Maio – qualcuno ha già dimenticato il lockdown che abbiamo fatto un anno e mezzo fa, all’inizio del 2020. Lì, non avevamo armi, combattevamo a mani nude e dovevamo chiudere anche le fabbriche per evitare l’aumento dei contagi”. “Oggi – ha concluso – abbiamo i vaccini, abbiamo i tamponi, abbiamo gli strumenti del green pass che certifica se sei tamponato negativo o hai il vaccino”. A proposito delle alleanze politiche: “Dove non ci sono le condizioni, è giusto che non ci alleiamo. Dove ci sono le condizioni, dove si riproduce un po’ quello spirito di governo Conte II, noi andiamo insieme”. “Però – aggiunge l’esponente di Governo – è chiaro ed evidente che vale anche per noi, che le forze politiche, di territorio in territorio, hanno delle caratteristiche diverse, delle esigenze diverse, a volte non si riesce a raggiungere i punti di caduta”. “Noi – assicura – ce la metteremo tutta per cercare di federare e mettere insieme le forze civiche, le forze migliori di un territorio. Ma, dove non ci sono i presupposti non si può fare”.