(di Mauro della Porta Raffo) “Religione intesa come Rifugio, Sostegno e Consolazione nei momenti di gravi difficoltà.
La Frequentazione delle Chiese e delle Comunità.
La Preghiera comune.
Una forte Unione.
Ecco cosa in un esausto Occidente manca se non in termini trascurabili in questi drammatici tempi pandemici.
‘Merito’, esito di una lunga ‘maturazione’ culturale, sociale e politica che ha vie più rappresentato i Credenti come retroguardia, confinandoli, additandone con sufficienza e disprezzo i comportamenti, esplicitamente o meno definiti non adeguati, retrogradi.
A tal punto capace da convincere alla retrovia, non pochi tra i Credenti stessi.
Conseguenza dell’assoluto abbandono da parte di molte Chiese – la Cattolica per prima! – di ogni afflato invero Religioso, di ogni opera di Proselitismo per confinarsi nel “bene agire”, nel “dare il buon esempio”, quasi si trattasse di lucrare benevolenza e sostegno politico.
Di comportarsi cioè come un qualsiasi partito in cerca di voti.
La Religione residuo di epoche che l’Ateismo oggi dominante ritiene intrise al minimo di catacombale fanatismo.
È a lungo accettabile dagli emarginati che così sia?
La reazione si annuncia e verrà.
Indispensabile averne contezza per governarla ad evitare che dalla conseguente, inevitabile e dura contrapposizione derivino i drammatici e dimenticati eventi storicamente, in situazioni consimili, verificatisi!”