La “Fòcara” di Novoli (Lecce), il falò cui l’antica tradizione popolare salentina ha attribuito un significato propiziatorio, sarà accesa domani sera in onore del patrono sant’Antonio Abate, ma senza partecipazione di pubblico, nel rispetto prescrizioni anti Covid. L’emergenza sanitaria ha costretto le autorità ad applicare rigide regole per evitare assembramenti, ma la manifestazione potrà essere seguita in diretta sulla televisione privata pugliese Antenna Sud e sulla pagina facebook della stessa emittente.
“Sarà la Fòcara più particolare di sempre, unico elemento essenziale della tradizione del popolo, quest’anno ancora più forte nel suo significato, emblema della devozione popolare, atto d’amore che si ripete ancora, simbolo di speranza che si rafforza, in questo periodo d’emergenza sanitaria, sociale ed economica”, fa sapere la Pro loco. Insieme ai volontari del comitato organizzatore della festa del santo patrono, la Pro loco si è impegnata per assicurare l’iniziativa anche quest’anno, malgrado le difficoltà connesse alle restrizioni anti contagio. Costruita in dimensioni assai ridotte rispetto a quelle tradizionali, la pira è stata collocata ieri sera in piazza sant’Antonio Abate, dove l’accensione è prevista per domani sera 20. Nelle passate edizioni, la fòcara di Novoli, considerata la più grande nel suo genere del Mediterraneo, era alta circa 25 metri e veniva realizzata dai “maestri costruttori” locali con circa 90mila fascine ottenute con tralci secchi di vite. “È una costruzione a forma piramidale – spiega il presidente della Pro loco, Fernando D’Agostino – con una dimensione di quattro metri di base e circa sei metri d’altezza, interamente realizzata con fondi propri e grazie alla collaborazione di diverse aziende del territorio che hanno prestato la loro opera, le loro sedi e il loro personale, garantendo che anche in questo periodo emergenziale fosse garantito questo simbolo”. L’iniziativa è stata inserita dall’amministrazione comunale nel cartellone di eventi “Libera Nos”. Ad accompagnare l’accensione del fuoco sarà l’Orchestra Popolare Notte della Taranta che proporrà un repertorio musicale dedicato al violinista salentino Francesco Mazzotta, citato dall’antropologo Ernesto De Martino nel suo libro “La terra del rimorso”. La collaborazione tra la Fondazione Notte della Taranta e gli organizzatori della Fòcara risale al 2016, quando fu siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Novoli.