(Repubblica) Secondo l’analisi di Moody’s, recipe la liquidità detenuta dalle società di Europa e Medio Oriente ha raggiunto gli 870 miliardi a fine 2014, con un balzo del 6% dal 2013. Tre italiane nella top ten, in testa c’è VolksWagen
MILANO – La liquidità detenuta dal settore corporate dell’area Emea – le aziende Europee e del Merdio Oriente, escluse le aziende del comparto finanziario – ha raggiunto 870 miliardi di euro alla fine di dicembre 2014, con un balzo del 6% dai circa 820 miliardi di euro alla fine del 2013. E’ quanto risulta da un rapporto pubblicato oggi dall’agenzia di rating Moody’s, secondo cui le prime 10 società detengono circa un quarto (211 miliardi di euro) della liquidità complessiva.
Tre le italiane nella top ten, Fiat Chrysler Automobiles al quarto posto con 23,359 miliardi di euro, Poste Italiane al quinto con 23,158 miliardi ed Enel all’ottavo con 17,072 miliardi. In testa invece la VolksWagen con 25,696 miliardi, seguita da Electricitè de France al secondo con 25,453 miliardi e Bp al terzo con 24,868 miliardi.
Nel complesso, come ha spiegato Jean-Michel Carayon, senior vice president di Moody’s e autore del rapporto, le aziende italiane hanno aumentato la loro liquidità che alla fine del 2014 era 2,4 volte superiore a quella di fine 2008. Questo aumento, ha spiegato Carayon, da una parte “riflette un approccio più cauto da parte di queste aziende al rifinanziamento alla luce dei maggior timori legati all’accesso al mercato dei capitali nei paesi periferici dell’Eurozona oltre che situazioni specifiche, come l’aumento del cash detenuto da fca a seguito dell’acquisizione di Chrysler”.