Un abitante della Calabria su due (52%) si dice interessato a vivere un’esperienza enoturistica, visitando vigne e cantine alla scoperta di eccellenze vitivinicole. Lo evidenzia l’Osservatorio Reale Mutua1 dedicato all’agricoltura. “Un dato importante nel periodo della vendemmia e in vista dell’autunno – spiega una nota – dopo le difficoltà del lockdown e della scarsa affluenza di turisti stranieri. Il dato ben si lega alle tradizioni del nostro Paese, che da sempre prevede un ruolo importante per il vino: non a caso il 53% dei calabresi lo considera un elemento importante della convivialità, mentre il 33% si ritiene un appassionato se non, addirittura, un esperto. A spingere verso l’enoturismo è, innanzitutto, la possibilità di vivere esperienze uniche e appaganti, ad esempio grazie agli itinerari tematici (50%), insieme all’opportunità di ricercare vini e produzioni particolari (38%). Ma a rendere attraente la visita a vigne e cantine è anche l’occasione di conoscere meglio gli elementi della cultura e delle tradizioni delle campagne (33%) e uno su cinque (21%) sottolinea l’importanza del fascino delle bellezze naturali. Parliamo di un ambito, quello dell’enoturismo, che per il 47% dei calabresi dà lustro al concetto stesso di “Made in Italy” e che, nota più di un intervistato su quattro (28%), impatta in maniera importante sull’economia nazionale, sostenendo anche quella locale (24%). Non è quindi un caso – continua la nota – che quasi uno su cinque (19%) dichiari di non essere interessato all’enoturismo estero, almeno fino a che non avrà visitato tutte le principali mete del Bel Paese. Un’affezione verso le eccellenze italiane molto importante in una fase come quella attuale, fortemente influenzata dagli effetti dell’epidemia di Covid-19, ma anche un’opportunità per le realtà del settore che si lega sempre di più a canali e strumenti digitali: un calabrese su due (50%), infatti, afferma di guardare sempre più a siti e social media per informarsi sul vino e organizzare viaggi ed escursioni all’insegna dell’enoturismo”.
“La ricerca del nostro Osservatorio evidenzia la grande affezione nei confronti di una delle eccellenze italiane maggiormente riconosciute, ovvero quella del vino,” commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di Gruppo.
“Il vino e il suo valore tradizionale e culturale – aggiunge – rappresentano risorse importanti per il Paese. Noi siamo da sempre vicini al mondo dell’agricoltura ed è per questo che crediamo fortemente in AGRIcoltura100: un progetto che conferma la nostra storica collaborazione con Confagricoltura e che vuole promuovere il ruolo dell’agricoltura nella crescita sostenibile e nel percorso di rilancio del Paese, individuando e premiando quelle imprese che affrontano questioni fondamentali come la sostenibilità ambientale, sociale ed economica con decisione e spirito di innovazione. Questo – conclude – allo scopo di poter sostenere un comparto fondamentale della nostra economia e allo stesso tempo elaborare una visione ancora più approfondita delle dinamiche del rischio agricolo, cui fornire risposte sempre più evolute”.