Supermarkets Italiani, la società che controlla il marchio Esselunga, ha realizzato nel periodo 2014-2018 i maggiori utili nell’ambito della Grande distribuzione organizzata, con un dato complessivo di 1,302 miliardi di euro. Seguono Eurospin con 924 milioni, Conad con 850 milioni e Selex con 714 milioni. Se si rapportano gli utili cumulati nel periodo alla consistenza dei mezzi propri iniziali, i discount però non hanno concorrenti: il gruppo Lillo-MD ha accumulato utili pari a 3,2 volte il patrimonio netto iniziale, Lidl ed Eurospin, rispettivamente, a 1,7 e 1,5 volte. Tutti gli altri operatori hanno multipli inferiori all’unità.
Sono sempre i discount ad registrare la maggiore crescita nelle vendite nel 2018 – Lidl Italia (+9,1%), Eurospin (+7,7%) e LilloMD (+7,1%), oltre al consorzio Agorà (+7,5%) – e nel periodo 2014-2018, con Crai, Lidl ed Eurospin tutti sul +8%. L’aggregato della Gdo italiana esprime un rendimento del capitale investito (Roi), netto delle imposte, pari al 5,3%, m i discount sono al 18,7%, contro l’8,9% della Distribuzione Organizzata e il 2,4% della Grande Distribuzione, mentre le Coopo sono a zero. Tra i singoli il gruppo più redditizio è Eurospin (23,9%) che precede Lillo-MD (17%) e Lidl (13,5%); seguono in doppia cifra Agorà (12,5%), VéGé (11,9%) e Crai (10,5%). Il Roi del 2018 dei gruppi esteri si è attestato al 9,7%, su livelli quindi doppi rispetto a quelli segnati dall’aggregato italiano. Osservando le vendite per metro quadro, la britannica J Sainsbury mostra il dato migliore con oltre 13.700 euro per metro quadro, seguita da due gruppi australiani: Westfarmers e Woolworths con circa 10.000 euro. Esselunga con circa 15.800 euro per metro quadro si afferma come il retailer più efficiente a livello internazionale.