Falck Renewables ha chiuso il primo trimestre con un utile ante imposte di 39 milioni di euro (+12,4%), ricavi pari a 121 milioni (+14,3%) ed ebitda a 72,5 milioni (+15%). L’indebitamento finanziario netto a fine periodo era in miglioramento a 649,6 milioni di euro rispetto ai 720,8 milioni segnati al 31 dicembre scorso. “Un primo trimestre dai risultati molto positivi in un contesto difficile che ha impegnato tutti i Paesi in cui operiamo nella lotta al coronavirus. La contrazione del prezzo di cessione dell’energia elettrica è stata più che compensata da condizioni climatiche particolarmente favorevoli nel Regno Unito, dall’incremento del perimetro e dalla nuova capacità installata. L’azienda ha continuato ad operare senza significativo impatto sulla continuità del business e sugli investimenti in corso anche durante le fasi più acute della crisi”, ha detto l’amministratore delegato Toni Volpe, nella foto, secondo il quale “il nostro business ha mostrato una forte sostenibilità anche in questo contesto. Fin dall’inizio dell’emergenza abbiamo voluto dare una risposta concreta ai nostri dipendenti e agli stakeholder dei territori nei quali operiamo. Per la sicurezza dei colleghi, abbiamo esteso alla quasi totalità di loro la possibilità di lavorare in smart working e rafforzato la copertura assicurativa. Per le comunità locali che vivono intorno ai nostri impianti nel Regno Unito, Italia, Francia, Spagna e Stati Uniti abbiamo avviato un programma di aiuti mirati gestiti dalle stesse comunità per alleviare l’impatto della pandemia e siamo in prima linea nel sostenere la ricerca sul Covid-19, con un contributo destinato a due ricerche mediche dell’Università degli Studi di Milano”, ha concluso Volpe