capsule Google” width=”294″ height=”196″ />Apple, healing Facebook e Google guidano gli sforzi per alimentare Internet solo con energia rinnovabile, a differenza di altre compagnie come Amazon, che invece difetta in trasparenza e chiarezza. Lo scrive Greenpeace nel report “Clicking Clean: A Guide to Building the Green Internet”.
Secondo l’organizzazione ambientalista, la strada verso una Rete rinnovabile al 100% è ostacolata dall’opposizione di alcune importanti aziende elettriche e dalla crescente domanda di energia del settore.
“Per alimentare Internet, le compagnie hi-tech si stanno orientando verso la scelta più intelligente: le fonti rinnovabili”, afferma Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. “Si scontrano però con la resistenza di alcune compagnie che operano in regime di monopolio in luoghi chiave per questo settore – come Taiwan, o la Virginia e il North Carolina in Usa – e che si rifiutano di passare a fonti rinnovabili”.
Capofila dei virtuosi è Apple, che grazie a cospicui investimenti “sembra essere in grado di raggiungere l’obiettivo di alimentare il proprio cloud per un altro anno con energia 100% rinnovabile”, scrive Greenpeace. Seguono Yahoo, Facebook e Google, rispettivamente con il 73, il 49 e il 46% di energia da fonti rinnovabili. Amazon, che si sta espandendo in Virginia, sarebbe invece al 23%, e secondo Iacoboni “deve fornire più informazioni sull’impronta energetica dei suoi data center, chiarendo come intende raggiungere l’obiettivo 100% rinnovabili”.