Il gruppo F.I.L.A. (nella foto, l’a. d. Massimo Candela) ha chiuso il 2019 con un utile netto normalizzato di 43,1 milioni di euro, in crescita del 56% rispetto al precedente esercizio. Il consiglio, informa una nota, proporrà all’assemblea di non distribuire dividendo e di riportare a nuovo l’utile in seguito all’epidemia di coronavirus “tenuto conto della straordinarietà e aleatorietà della situazione in un’ottica di prudenza e di presidio della solidità patrimoniale e finanziaria del gruppo”. Il consiglio di riserva comunque, informa una nota, di effettuare ulteriori valutazioni e di eventualmente convocare una nuova assemblea per la distribuzione dell’utile 2019 nel secondo semestre dell’anno. Tra gli altri dati di bilancio i ricavi normalizzati sono pari a 687,4 milioni di euro, in crescita del 16,7%, il Mol è di 110,8 milioni (+15,6%). La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 è negativa per 498,2 milioni, in peggioramento rispetto ai 452,8 milioni di fine 2018. Per quanto riguarda i riflessi dell’epidemia, al momento sono previste le chiusure degli stabilimenti per 15 giorni a Santo Domingo, a Firenze e in UK e 7 giorni a Mumbai, mentre lo stabilimento cinese è operativo al 100% delle sue potenzialità; gli impatti sul business non si stimano essere significativi nel primo trimestre dell’anno in corso. Alla data di redazione del presente comunicato stampa non si registrano impatti di rilievo sulle attività di incasso o pagamento riferibili direttamente o indirettamente all’allargamento del contagio da Coronavirus a livello mondiale.