Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Luca Dal Fabbro, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio per il 2019 e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019 (DNF), redatta ai sensi del Decreto Legislativo n. 254/2016. Il Consiglio, inoltre, ha deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2376 euro per azione, di cui 0,095 euro per azione già distribuiti a titolo di acconto nel mese di gennaio 2020.
Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, ha commentato così i risultati: “Il 2019 è stato per Snam un anno di forte accelerazione sulla transizione energetica: abbiamo sperimentato, tra i primi al mondo, l’immissione di idrogeno nella nostra rete di trasmissione, destinato oltre il 20% degli investimenti del piano al 2023 all’innovazione e ai nuovi business nell’efficienza energetica, mobilità sostenibile e biometano, anche grazie alle recenti acquisizioni. Abbiamo lanciato nuovi standard per l’acquisto di materiali che renderanno la rete Snam ‘hydrogen ready’, garantendo alle nostre infrastrutture un ruolo sempre più centrale nel percorso di decarbonizzazione.
Il positivo andamento della gestione operativa, la riduzione degli oneri finanziari e i maggiori proventi da partecipazioni ci hanno permesso di proseguire il percorso di crescita dei risultati e remunerazione degli azionisti. Il nostro orizzonte è il lungo periodo: siamo impegnati a integrare sempre più i fattori ESG nel business e a lavorare nell’interesse di tutti gli stakeholder, come dimostrano i piani per la riduzione dell’impatto ambientale delle nostre attività per oltre il 40% al 2030 e le numerose iniziative avviate per contribuire allo sviluppo economico e sociale dei territori nei quali operiamo”.
Ricavi totali
I ricavi totali, al netto delle componenti che trovano contropartita nei costi, ammontano a 2.604 milioni di euro, in aumento di 76 milioni di euro, pari al 3,0%, rispetto al 2018. L’aumento è dovuto ai maggiori ricavi regolati (+62 milioni di euro; +2,6%), attribuibili essenzialmente al business del trasporto di gas naturale, che beneficia dell’incremento dei parametri tariffari e degli investimenti degli anni passati, oltre che ai nuovi servizi output based (+3 milioni di euro), e ai maggiori ricavi non regolati (+14 milioni di euro; +13,9%) derivanti dal contributo dei servizi e delle imprese entrate nel perimetro di consolidamento nel corso del 2018, in parte assorbiti dai minori ricavi per prestazioni di servizi conclusi al 31 dicembre 2018.
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted
Il margine operativo lordo adjusted ammonta a 2.169 milioni di euro, in aumento di 74 milioni di euro, pari al 3,5%, rispetto al corrispondente valore del 2018 (2.095 milioni di euro), grazie all’aumento dei ricavi e al controllo dei costi operativi che dall’avvio del programma di efficienze ha comportato una riduzione di oltre 50 milioni di euro rispetto al dato di partenza del 2016. Si ricorda l’obiettivo al 2023 di almeno 65 milioni di euro.
I costi operativi, pari a 435 milioni di euro, al netto delle componenti che trovano contropartita nei ricavi e degli special item[1], risultano sostanzialmente in linea con il 2018 (-2 milioni di euro, al netto delle componenti che trovano contropartita nei ricavi; pari allo 0,5%). Gli effetti delle azioni del piano efficienza poste in atto, pari a circa 15 milioni di euro, sono stati assorbiti dai costi, rilevati per l’intero esercizio 2019, delle imprese entrate nell’area di consolidamento nel corso del 2018, oltre che dai costi legati alla prosecuzione delle attività nella transizione energetica.
Utile operativo (EBIT) adjusted
L’utile operativo adjusteddell’esercizio 2019 ammonta a 1.417 milioni di euro, in aumento di 12 milioni di euro, pari allo 0,9%, rispetto al corrispondente valore del 2018. L’aumento dell’EBITDA è stato in parte compensato dai maggiori ammortamenti (-40 milioni di euro; +5,9%), essenzialmente per l’entrata in esercizio di nuove infrastrutture e l’ingresso di nuove imprese nell’area di consolidamento, oltre che per le maggiori svalutazioni di alcuni lavori in corso relativi a progetti degli anni passati.
Oneri finanziari netti
Gli oneri finanziari netti, pari a 165 milioni di euro, al netto degli special item, registrano una riduzione di 30 milioni di euro, pari al 15,4%, rispetto all’esercizio 2018. La riduzione è dovuta principalmente ai minori oneri correlati all’indebitamento finanziario netto (-35 milioni di euro; -17,6%) per effetto, in particolare, del minor costo medio del debito lordo, che passa dall’1,5% del 2018 all’1,1% del 2019, grazie alla continua attività di ottimizzazione della struttura finanziaria di gruppo e di risk management posta in atto da Snam, oltre che alle positive condizioni di mercato.
Proventi netti da partecipazioni
I proventi netti da partecipazioniammontano a 216 milioni di euro, in aumento di 57 milioni di euro, pari al 35,8%, rispetto all’esercizio 2018. L’aumento è attribuibile principalmente al contributo riferibile all’intero esercizio di Senfluga (+33 milioni di euro), società che in data 20 dicembre 2018 ha acquisito il controllo della società greca DESFA con una quota pari al 66% del capitale sociale, che ha beneficiato di volumi di gas eccezionalmente favorevoli, e al contributo della società francese Teréga (+16 milioni di euro), anche a seguito del rilascio di un fondo per contenziosi fiscali e di effetti non ricorrenti.
Utile netto adjusted
L’utile netto adjusted dell’esercizio 2019,che esclude gli special item (3 milioni di euro, al netto del relativo effetto fiscale), si attesta a 1.093 milioni di euro, in aumento di 83 milioni di euro, pari all’8,2%, rispetto all’utile netto adjusted dell’esercizio 2018.
Il maggior utile ante imposte (+99 milioni di euro; +7,2%) è stato in parte compensato dalle maggiori imposte sul reddito (-16 milioni di euro; pari al 4,5%) attribuibili principalmente al maggior utile prima delle imposte.
L’utile netto adjusted per azione è pari a 0,331 centesimi di euro, in crescita del 10,0% rispetto al 2018.
Investimenti tecnici
Gli investimenti tecnici del 2019 ammontano a 963 milioni di euro (882 milioni di euro nel 2018) e si riferiscono principalmente ai settori trasporto (813 milioni di euro) e stoccaggio (112 milioni di euro) di gas naturale. Gli investimenti relativi a SnamTec, il nuovo progetto lanciato da Snam orientato all’innovazione e alla transizione energetica, nel 2019 ammontano a 172 milioni di euro, in linea con le previsioni.
Indebitamento finanziario netto
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 ammonta a 11.923 milioni di euro (11.548 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Il positivo flusso di cassa netto da attività operativa (1.486 milioni di euro) ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni connessi agli investimenti netti (1.004 milioni di euro) e di generare un Free cash flow di 482 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, dopo il flusso di cassa del capitale proprio derivante essenzialmente dal pagamento agli azionisti del dividendo 2018 (746 milioni di euro, di cui 298 milioni di euro a titolo di acconto e 448 milioni di euro a titolo di saldo) e dall’acquisto di azioni proprie (39 milioni di euro), registra un aumento di 375 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018, incluse le componenti non monetarie correlate all’indebitamento finanziario (75 milioni di euro), riferibili principalmente alla variazione dell’area di consolidamento e ai debiti finanziari rilevati in applicazione dell’IFRS 16 “Leasing”.
In aggiunta, nel corso del 2019 Snam ha proseguito nel crescente focus sugli strumenti di finanza sostenibile, lanciando per prima in Europa un Climate Action Bond per 500 milioni di euro con lo scopo di finanziare una serie di iniziative volte sia a ridurre le emissioni che a supportare la propria strategia nella transizione energetica. In particolare, a fronte di tale emissione, nel corso del 2019 sono stati completati investimenti per 235 milioni di euro, pari a circa il 48% del valore nominale del bond. Con riferimento invece al Sustainable Loan da 3,2 miliardi di euro, sono stati raggiunti al massimo i KPI previsti e, pertanto, è stato ottenuto lo sconto di 2,5 bps sul margine.
Dividendo
I buoni risultati conseguiti e i solidi fondamentali dell’azienda consentono di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2376 euro per azione, di cui 0,095 euro per azione già distribuiti nel mese di gennaio 2020 a titolo di acconto (313 milioni di euro) e 0,1426 euro per azione a saldo, in pagamento a partire dal 24 giugno 2020 con stacco cedola fissato il 22 giugno 2020 (record date 23 giugno 2020). Il dividendo proposto, in crescita del 5% rispetto al 2018, in linea con la politica di dividendi annunciata nel piano strategico, conferma l’impegno di Snam nell’assicurare agli azionisti una remunerazione attrattiva e sostenibile nel tempo.
Concludiamo informandovi di una buona nuova su Snam, annunciata dall’ a. d.:”Grazie ai contatti in alcuni Paesi – in cui siamo presenti (Cina) o abbiamo in corso dialoghi sulla transizione energetica (India) – abbiamo trovato e appena firmato contratti per l’acquisto di 500 ventilatori polmonari. Si tratta di apparecchiature fondamentali per garantire la respirazione e in molti casi salvare la vita di pazienti ricoverati nelle terapie intensive dei nostri ospedali COVID. I ventilatori saranno disponibili a partire dalla settimana prossima e li doneremo ai territori più colpiti dall’emergenza sanitaria”. Alverà ha poi aggiunto: “Abbiamo anche provveduto a firmare contratti per acquistare 600 mila mascherine N95 che arriveranno all’inizio della prossima settimana. L’acquisto dei ventilatori e delle mascherine – in stretto collegamento con il Ministero degli Esteri, il Commissario straordinario e la Protezione Civile – rientra nello stanziamento da 20 milioni di euro che Snam, anche attraverso Fondazione Snam, ha annunciato nei giorni scorsi in favore del sistema sanitario e del terzo settore”, ha aggiunto l’Ad. “Stiamo lavorando su più fronti e mi auguro di avere presto altre novità. Siamo vicini agli operatori sanitari, al mondo del non profit, alle istituzioni e a tutte le comunità italiane impegnate a fronteggiare l’emergenza. Il nostro impegno per la sicurezza energetica dell’Italia ora più che mai va di pari passo con il nostro impegno sociale”, ha concluso Alverà.