di Cesare Lanza per LaVerità
Alexandra Dovgan
Che meraviglia, al pianoforte con Bach, Beethoven, Rachmaninov, Mendelssohn, Chopine Debussy. Una bambina prodigio: è nata a Mosca, genitori musicisti, ha undici anni e suona da quando ne aveva cinque. Nel 2018 in giro per il mondo per quasi 70 concerti. «Sentirla suonare significa ascoltare un adulto, una personalità matura, un talento armonioso e raro», ha detto il grande Grigory Sokolov.
Giuseppe Conte
Aumenterà l’Iva, infischiandosi della promessa con cui era nato il suo secondo governo. Anzi, dissero che il governo nasceva proprio con la missione di evitare l’aumento. No: unica vera ragione era far fuori Matteo Salvini e difendere la cadrega. Con un’aggravante: la presa in giro. Ancora ieri il premier diceva ai cronisti di volerla diminuire, l’Iva. Ma come? Una bugia tira l’altra.
Alberto Angela
Forse il riconoscimento andrebbe dato a quei telespettatori che hanno preferito seguire il suo programma su Rai 1, dedicato a Leonardo, e gli hanno consentito di battere nientemeno che Maria De Filippi nella gara degli ascolti. 20 punti di share, contro il 19.17% di Amici Celebritìes. Ha vinto la cultura sull’intrattenimento nazional popolare. È il segnale di una svolta? Sognare si può.
Greta Thunberg
Sta incassando magistrali critiche. Zichichi le consiglia di tornare a scuola e le spiega: «Il cambiamento climatico e l’inquinamento sono cose diverse. Legarle vuoi dire rimandare la soluzione. E l’inquinamento si può combattere subito, proibendo di immettere veleni nell’aria. Il riscaldamento globale dipende dalla potenza del Sole. Le attività umane incidono solo per il 5%».
Eleonora Giorgi
Conquista il bronzo ai mondiali di atletica di Doha, nella 50 chilometri di marcia: in 4 ore 29 minuti e 13 secondi: «Per me questo bronzo ha un valore inestimabile, è stata una lotta per la sopravvivenza in un clima difficilissimo». Bel successo anche di Filippo Tortu, primo italiano dopo 32 anni a correre una finale dei 100 metri. È arrivato settimo, con il suo personale record di stagione.
Marco Giampaolo
Bastava osservare la sua faccia intristita dopo l’intervallo per capimela sofferenza. Quarta sconfitta milanista in sei partite. La squadra è priva di idee di gioco, di voglia di vincere e di forza atletica. Un disastro. Così Giampaolo è in bilico. Maldini, che lo ha voluto, tiene duro; Boban vorrebbe esonerarlo. Un altro passo falso sarebbe decisivo.