Fedeltà fiscale per avere una Scia, segnalazione certificata di inizio attività.
Gli enti locali prima di rilasciare licenze, concessioni o relativi rinnovi per attività commerciali o produttive possono disporre, con un regolamento che questo rilascio o rinnovo sia dato a condizione che sia verificata la regolarità del pagamento dei tributi locali. La novità è contenuta in un emendamento al decreto crescita, approvato in commissione finanze della Camera il 10 giugno scorso. Ieri i lavori della commissione finanze, sul provvedimento, si sono fermati per riprendere e concludersi oggi con l’approvazione degli emendamenti dei relatori e il deposito di un ultimo emendamento, sempre a firma dei relatori, sulle casse di previdenza e l’inserimento nell’Inpgi, istituto di previdenza dei giornalisti dei comunicatori.
Oltre la disposizione sul rilascio dei nulla osta all’apertura dei negozi, condizionato al corretto versamento delle imposte locali, dunque, è stata approvata la conferma delle agevolazioni Imu per le società agricole.
Lo scopo della norma interpretativa è conseguente al mancato riconoscimento della agevolazione in materia di Imu.
Novità anche per le società di investimento semplice (Sis), introdotte nel decreto crescita. In una delle modifiche proposte si apre alla possibilità di investimento in tale veicolo anche agli investitori non professionali. Per la relazione di accompagnamento all’emendamento si introdurrebbe un’ulteriore semplificazione.
In tal senso, la semplificazione permetterebbe l’afflusso di ulteriori capitali verso questo nuovo tipo di veicolo e, di conseguenza, verso l’ecosistema italiano di startup e Pmi innovative.
Via libera, poi, a un emendamento che proroga al 30 giugno 2020 i termini per l’adeguamento degli statuti delle bande musicali alle disposizioni del Codice del Terzo settore.
Infine a firma del vice presidente della commissione finanze della camera Alberto Gusmeroli arrivano agevolazioni per l’apertura di nuovi negozi in comuni con abitanti al di sotto dei ventimila abitanti. Zero tasse locali al rispetto di determinate condizioni. In particolare le agevolazioni consistono nell’erogazione di contributi per l’anno nel quale avviene l’apertura o l’ampliamento degli esercizi e per i tre anni successivi. La misura del contributo è rapportata alla somma dei tributi comunali dovuti dall’esercente e regolarmente pagati nell’anno precedente a quello nel quale è presentata la richiesta di concessione, fino al 100% dell’importo.
Per il comodato d’uso arriva una semplificazione: va in soffitta la dichiarazione con cui si attestano i requisiti per gli immobili concessi in comodato d’uso. Il soggetto passivo è, dunque, esonerato dall’attestazione del possesso del requisito mediante il modello di dichiarazione, nonché da qualsiasi altro onere di dichiarazione o comunicazione.
Infine novità per gli enti locali, le cui deliberazioni tariffarie dal 2020 dovranno essere comunicate al Dipartimento delle finanze, esclusivamente per via telematica, mediante inserimento del testo delle stesse nell’apposita sezione del portale del federalismo fiscale.
Roberta Castellarin, Milano Finanza