(di Tiziano Rapanà) Avvisate i signori del Salone del Libro, che il libro dell’editore Altaforte dedicato a Salvini, Io sono Matteo Salvini eccetera, è primo nella classifica dei libri più venduti di Amazon. Lo dice anche Il Post. Non si conoscono i dati precisi di vendita, ma quel primo posto in grauduatoria certifica il forte interesse suscitato dalle polemiche. E solo da quelle, perché siamo onesti: fino a una decina di giorni fa, questa casa editrice era praticamente sconosciuta a chiunque. Ora, grazie al falò della querelle, Altaforte ha la stessa attenzione mediatica di Mondadori o Einaudi. Il casino si è rivelato un boomerang, per chi l’ha creato: l’editore non solo ci sta guadagnando dall’esclusione, ma agli occhi dei semplici – i tanti vituperati non-lettori – egli verrà valutato alla stregua di una vittima, di un povero Cristo. Giorni addietro, quando ho lodato l’ottimo libro di Nadia Terranova, ho deciso di non prendere posizione. Non cambio idea, sulla faccenda troppi hanno detto la loro: me ne sto in disparte. Tuttavia non posso non constatare il tafazzismo di chi ha fatto fuoco e fiamme contro Altaforte. L’editore, dalla polemica, ha avuto solo mille benefici.