Si avvicina il collocamento in Borsa (Ipo) della divisione di telefonia mobile di Softbank Group, in calendario per il 19 dicembre. Il gruppo giapponese fondato all’inizio degli anni Ottanta da Masayoshi Son ha fissato il 10 dicembre, in via definitiva, a 1.500 yen per azione il prezzo a cui intende collocare sul mercato 1,76 miliardi di titoli di Softbank Corp, la propria divisione di telefonia mobile.
Ciò significa che con l’Ipo la società raccoglierà oltre 20 miliardi di euro: una cifra record che supera persino il primato stabilito nel 1987 dallo sbarco sul Nikkei di Tokyo del colosso delle telecomunicazioni Ntt. Si tratta della seconda più grande quotazione della storia, alle spalle di Alibaba, che nel 2014 aveva raccolto 25 miliardi di dollari.
L’ottimismo è tale che Softbank ha inoltre deciso di collocare sul mercato 160 milioni di azioni aggiuntive portando il totale appunto a 1,76 miliardi di titoli. In altri termini, la società appare così fiduciosa nel successo dell’Ipo della divisione di telefonia mobile che a impedire lo sbarco in Borsa non sembra possano essere né le generali tensioni commerciali sui dazi tra Stati Uniti e Cina né il caso Huawei.
Con l’operazione, il gruppo punta a offrire maggiore chiarezza al mercato distinguendo le proprie attività in un momento in cui Softbank Group appare intenzionato ad accelerare la diversificazione su scala mondiale, diventando di fatto una holding con investimenti in varie società, soprattutto tecnologiche. A ogni modo, dopo l’Ipo, Softbank Group continuerà a detenere il 63%, quindi la quota di controllo, della società separata di telefonia mobile.
Businessinsider