
La Croce Rossa Italiana (CRI) lancia l’allarme: il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e sociosanitario è in crescita e i dati del Report 2024 dell’Osservatorio sulle aggressioni agli operatori della Croce Rossa Italiana sono inquietanti. Pubblicato in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari (12 marzo), il report fotografa una realtà preoccupante, con un aumento degli episodi violenti che mettono a rischio chi si dedica al soccorso e all’assistenza.
Numeri Shock: Ambulanze Zone Rosse
Il dato più allarmante riguarda il luogo in cui avvengono la maggior parte delle aggressioni: il 67,08% si verifica durante l’attività di trasporto in ambulanza (TSSA). Questo significa che le ambulanze, luoghi deputati al soccorso e all’aiuto, si trasformano troppo spesso in teatri di violenza.
Identikit di Vittima e Aggressore
Il report traccia anche un identikit di vittima e aggressore. Nella maggior parte dei casi, entrambi sono uomini (rispettivamente 69,06% e 69,80%). In quasi la metà degli episodi (47,26%), l’aggressore è un utente che dovrebbe essere soccorso o assistito.
Violenza Verbale e Fisica: Un Mix Allarmante
Per quanto riguarda la tipologia di violenza, nel 53,94% dei casi si tratta di aggressioni verbali, mentre nel 46,06% di aggressioni fisiche. Quest’ultimo dato è particolarmente grave, poiché nel 76,25% dei casi di aggressione fisica si sono verificati danni a persone.
La Campagna “Non Sono un Bersaglio” e l’Impegno della CRI
Fin dal 2018, la Croce Rossa Italiana ha lanciato la campagna nazionale “Non sono un bersaglio” per denunciare l’escalation di attacchi agli operatori sanitari. L’istituzione dell’Osservatorio sulle aggressioni rientra in questa iniziativa, che si collega al movimento internazionale “Health Care in Danger”, nato per proteggere il personale sanitario anche in zone di conflitto armato. La CRI sottolinea che la violenza contro chi soccorre non è solo un problema dei teatri di guerra, ma una realtà anche in contesti “insospettabili” come quello italiano.
L’Appello del Presidente Valastro: “Attaccare i Soccorritori è Intollerabile”
Il presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, ha commentato con preoccupazione i dati del report: “I dati che emergono dal Report sono preoccupanti e dimostrano come ci sia ancora tanto da fare nella sensibilizzazione su un fenomeno purtroppo in crescita. È importante far capire che attaccare gli operatori e i soccorritori significa privare qualcuno in difficoltà di un aiuto che magari potrebbe salvargli la vita. Le persone che non potranno essere soccorse a causa dell’aggressione a un sanitario diventano infatti le vittime indirette di quella stessa violenza. Gli attacchi al personale sanitario e sociosanitario sono intollerabili, tanto in tempo di pace quanto in aree di conflitto, laddove il soccorso può ancor più fare la differenza tra vivere e morire. Gli operatori sanitari e umanitari non devono, mai e in qualunque luogo e circostanza, essere un bersaglio“.