
Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (al netto degli studenti) presentate all’Inail entro dicembre 2024 sono state 414.853, in diminuzione dell’1,9% rispetto alle 422.880 denunce dello stesso periodo del 2023. Rispetto al 2022, il calo è del 24,2%, mentre si registra una riduzione del 4,6% rispetto al 2021, dell’11,5% sul 2020 e del 10,2% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica.
Analisi territoriale
L’analisi territoriale evidenzia variazioni: le Isole registrano un lieve incremento (+0,1%), mentre il Nord-Ovest (-3,0%), il Nord-Est (-2,2%), il Sud (-1,3%) e il Centro (-0,9%) mostrano decrementi. Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali, spiccano le province autonome di Trento (+4,4%) e Bolzano (+3,6%), l’Umbria (+3,1%), la Calabria (+1,6%), la Puglia e la Sardegna (+1,2% ciascuna). Le regioni con le diminuzioni più marcate sono il Molise (-7,3%), la Basilicata (-5,5%), la Liguria (-4,7%), l’Abruzzo e l’Emilia Romagna (-4,3% ciascuna).
Infortuni in itinere
Gli infortuni in itinere – ovvero quelli occorsi nel tragitto casa-lavoro (al netto degli studenti) – denunciati all’Inail entro dicembre 2024 sono stati 96.835, in aumento del 5,0% rispetto ai 92.261 del 2023, del 10,0% sul 2022, del 22,7% sul 2021, del 57,6% sul 2020 e in diminuzione dell’1,7% sul 2019. L’incidenza di queste denunce sul totale degli infortuni (al netto degli studenti) è passata dal 17,6% nel 2019 al 18,9% nel 2024 (il 17,9% nel 2023).
Settori e infortuni specifici
Nel dicembre 2024, il numero delle denunce ha evidenziato:
- Industria e servizi: aumento del 5,1% (da 82.409 casi del 2023 a 86.649 nel 2024);
- Agricoltura: incremento del 12,4% (da 1.439 a 1.618);
- Conto Stato dipendenti: crescita dell’1,8% (da 8.413 a 8.568).
Per quanto riguarda gli infortuni degli studenti di ogni ordine e grado, le denunce presentate all’Inail entro dicembre 2024 sono state 77.883, in aumento del 10,9% rispetto alle 70.215 del 2023. Questo incremento è attribuibile all’estensione della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private, in vigore dal settembre 2023 secondo il decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023, confermato anche per l’anno scolastico 2024-2025.