Snam ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% di Edison Stoccaggio da Edison per un controvalore di circa 560 milioni di euro (nella foto, un momento dell’incontro con i due a.d.). L’accordo, raggiunto a conclusione del processo avviato da Edison lo scorso ottobre e proseguito in esclusiva con Snam a partire da febbraio, prevede altresì un earn-out che potrà essere corrisposto da parte di Snam a Edison in caso di esito positivo del contenzioso amministrativo tutt’ora in corso relativo ai ricavi riconosciuti in questi anni per le attività del sito di San Potito e Cotignola. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il primo trimestre del 2025, subordinatamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni ai sensi della normativa antitrust e golden power applicabile. Edison Stoccaggio contribuisce alla sicurezza del sistema energetico nazionale attraverso tre impianti di stoccaggio di gas naturale che si trovano a Cellino (TE), Collalto (TV) e San Potito e Cotignola (RA), con una capacità complessiva pari a circa 1,1 miliardi di metri cubi all’anno. “Gli stoccaggi svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza del sistema gas italiano ed europeo. Con questa operazione rafforziamo l’assetto industriale di Snam nel settore e, attraverso l’integrazione nel nostro modello di gestione, la resilienza energetica del sistema domestico”, ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam.
«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un’intesa, che riconosce la giusta valorizzazione di un asset di grande interesse strategico per il Paese, con un player che ne assicurerà lo sviluppo nel lungo termine», commenta Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison. «L’operazione consente a Edison di rafforzare il piano strategico al 2030 che fa leva sullo sviluppo delle rinnovabili, sul mantenimento della sicurezza degli approvvigionamenti anche attraverso quote crescenti di green gas, e sulla decarbonizzazione dei consumi di clienti residenziali, industriali e pubblica amministrazione».
Edison Stoccaggio ha una RAB calendaria stimata pari a circa 500 milioni di euro, ed un EBITDA stimato pari a circa 52 milioni di euro al 31 dicembre 2024. L’operazione potrà essere finanziata con mezzi propri, anche facendo leva sulla flessibilità finanziaria del Gruppo; a tale proposito sono allo studio strumenti di finanziamento cosiddetti ibridi per massimizzare la contribuzione all’utile netto mantenendo inalterata l’attuale flessibilità finanziaria. Si prevede un impatto positivo a livello di utile netto pari all’1.5% – 2.0%, già a partire dall’anno del perfezionamento.
Una volta perfezionata l’operazione, la capacità di stoccaggio gas complessiva in capo al Gruppo Snam sarà pari a circa 18 miliardi di metri cubi, corrispondente oltre il 17% dell’intera capacità di stoccaggio gas europea, comprensiva della riserva strategica di 4,5 miliardi di metri cubi.
Per effetto dell’acquisizione di Edison Stoccaggio, i siti di stoccaggio in esercizio in capo al Gruppo Snam saliranno a 12 unità, collocate prevalentemente nel centro-nord Italia, ossia i principali poli di consumo del Paese. In particolare, oltre ai siti di Cellino, Collalto e San Potito e Cotignola appena rilevati da Edison, fanno capo al Gruppo Snam i siti di Brugherio (MI), Settala (MI), Sergnano (CR), Ripalta (CR), Bordolano (CR), Cortemaggiore (PC), Sabbioncello (FE), Minerbio (BO) e Fiume Treste (CH).
Ad oggi, la percentuale di riempimento degli stoccaggi italiani è pari a oltre l’86%, contro una media europea dell’83% circa. Snam ha già allocato il 100% della capacità commerciale per la prossima stagione invernale per un volume complessivo di poco meno di 12,5 miliardi di metri cubi, a cui si somma la riserva strategica.