Enel ha riportato i risultati finanziari per il primo semestre del 2024, evidenziando una performance robusta nonostante una contrazione nei ricavi. I ricavi totali sono stati pari a 38.731 milioni di euro, segnando una diminuzione del 17,8% rispetto ai 47.095 milioni di euro dello stesso periodo del 2023. Questa riduzione è attribuibile a un contesto di mercato caratterizzato da prezzi decrescenti, a minori volumi di energia prodotti dalla Generazione Termoelettrica e a una diminuzione delle vendite nei Mercati Finali. Tuttavia, tali effetti sono stati parzialmente mitigati dall’incremento dei ricavi derivanti dalla vendita di energia in America Latina.
Nonostante la contrazione dei ricavi, l’EBITDA ordinario ha registrato un aumento significativo, raggiungendo 11.681 milioni di euro, con un incremento dell’8,8% rispetto ai 10.739 milioni di euro del primo semestre 2023. Questo miglioramento è attribuibile principalmente alla performance positiva dei business integrati, inclusi Enel Green Power e la Generazione Termoelettrica, e all’ottimizzazione delle attività di gestione delle reti di distribuzione. L’EBITDA totale è cresciuto ancora di più, arrivando a 12.862 milioni di euro (+32,9%), evidenziando una solidità operativa significativa.
Il risultato netto ordinario del gruppo è salito a 3.956 milioni di euro, rispetto ai 3.279 milioni di euro del primo semestre 2023, con un incremento del 20,6%. Questo aumento è stato principalmente sostenuto dalla solida gestione operativa e dalla minore incidenza delle interessenze dei terzi. Il risultato netto complessivo è stato pari a 4.144 milioni di euro, segnando una crescita del 64,9% rispetto ai 2.513 milioni di euro dell’anno precedente.
Sul fronte dell’indebitamento, Enel ha ridotto il suo indebitamento finanziario netto a 57.406 milioni di euro, rispetto ai 60.163 milioni di euro a fine 2023, con una diminuzione del 4,6%. Questa riduzione è stata possibile grazie ai flussi di cassa positivi generati dalla gestione operativa e all’incasso dei proventi derivanti dalle cessioni di attivi, che hanno più che compensato i fabbisogni generati dagli investimenti e dal pagamento dei dividendi.
Gli investimenti totali nel semestre sono ammontati a 5.279 milioni di euro, in calo del 12,6% rispetto ai 6.042 milioni di euro dello stesso periodo del 2023. Gli investimenti sono stati concentrati principalmente in Enel Grids, con 2.814 milioni di euro (53% del totale) e in Enel Green Power, con 1.634 milioni di euro (31% del totale). La riduzione degli investimenti è attribuibile a una migliore focalizzazione in linea con le priorità del Piano Strategico 2024-2026 e al sostanziale completamento delle attività nei sistemi di accumulo di energia a batteria in Italia.
Il gruppo continua a proseguire con determinazione il proprio percorso di transizione energetica, raggiungendo per la prima volta una generazione a zero emissioni dell’84%, con un incremento di 11 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
“Nel corso del primo semestre 2024 abbiamo conseguito eccellenti risultati, guidati da una significativa crescita organica realizzata attraverso la rigorosa esecuzione dei pilastri del nostro Piano Strategico,” ha commentato l’Amministratore Delegato di Enel Flavio Cattaneo (nella foto). “Le azioni manageriali intraprese ci hanno già permesso di ripristinare una solida generazione di flussi di cassa operativi e di ridurre l’indebitamento finanziario a circa 55 miliardi di euro se consideriamo anche le operazioni in fase di finalizzazione già annunciate al mercato, raggiungendo così un livello di leverage tra i più bassi dell’intero settore. Continueremo ad applicare questo approccio concreto con grande disciplina anche nel prosieguo dell’anno, per costruire un’azienda sempre più profittevole, resiliente e in grado di generare valore a beneficio dei nostri azionisti e degli altri stakeholder. Per fine anno, confermiamo il raggiungimento dei target fissati per il 2024. In particolare, i risultati conseguiti e la visibilità sul prossimo semestre ci proiettano nella parte alta del range della guidance comunicata ai mercati, che, anche nel rispetto del raggiungimento della neutralità di cassa, ci permetterebbe di erogare un dividendo superiore al fisso minimo di 0,43 euro per azione.”