Citigroup, nella foto l’a. d. Jane Fraser, ha annunciato risultati finanziari solidi per il secondo trimestre, con un aumento del 10% dell’utile a 3,2 miliardi di dollari e un incremento del 4% dei ricavi a 20,1 miliardi di dollari. In particolare, la divisione di investment banking ha registrato un balzo del 60% nei ricavi. Questi dati riflettono il continuo recupero di Citigroup e le sue iniziative strategiche in un contesto economico complesso.
Nel periodo terminato il 30 giugno, Citigroup ha riportato un utile di 3,2 miliardi di dollari, pari a 1,52 dollari per azione, rispetto ai 2,9 miliardi di dollari, o 1,33 dollari per azione, nello stesso periodo dell’anno precedente. Questo significativo miglioramento sottolinea l’efficacia della gestione e la resilienza operativa della banca.
Le commissioni di investment banking sono aumentate del 60% nel secondo trimestre, raggiungendo 853 milioni di dollari, trainate da una ripresa significativa delle transazioni industriali a lungo termine in ribasso.
Il fatturato è stato di 20,1 miliardi di dollari, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente, sostenuto da un guadagno di 400 milioni di dollari derivante dalla conversione e dalla vendita parziale delle azioni Visa a maggio. I ricavi dei servizi sono cresciuti del 3% a 4,7 miliardi di dollari.
Questi risultati giungono due giorni dopo che le autorità di regolamentazione statunitensi hanno multato Citigroup per 136 milioni di dollari per aver mostrato “progressi insufficienti” nel risolvere i problemi di gestione dei dati identificati nel 2020. A fine giugno, la banca è stata sanzionata in Germania per quasi 13 milioni di euro per errori nei controlli del suo sistema commerciale.
Citigroup ha anche affrontato costi significativi legati alla riorganizzazione, stimati in un miliardo di dollari. I cambiamenti hanno incluso la razionalizzazione del management e la prospettiva di licenziamenti di migliaia di dipendenti.