
Il Consiglio di Amministrazione di Giglio Group ha approvato i risultati del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023. I ricavi dell’azienda hanno registrato un aumento, passando da Euro 19,7 milioni nel 2022 a Euro 21,3 milioni nel 2023, principalmente a causa della fusione della controllata E-commerce Outsourcing nella Giglio Group spa.
Tuttavia, l’EBITDA, l’EBIT e il risultato netto hanno subito un andamento negativo rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dell’operazione di fusione. L’EBITDA è stato di Euro -2,1 milioni, l’EBIT di Euro -3,1 milioni e il risultato netto di Euro -3,9 milioni.
La situazione finanziaria mostra anche una diminuzione del capitale per perdite relative agli esercizi 2020 e 2021, influenzati dalla pandemia. Nonostante ciò, il Capitale Investito Netto al 31 dicembre 2023 è stato di Euro 11,9 milioni, con un indebitamento finanziario netto di Euro 10,5 milioni.
Inoltre, l’azienda ha registrato un aumento dei costi operativi e dei costi del personale, in relazione all’operazione di fusione.
Alessandro Giglio, nella foto, Presidente e Amministratore Delegato di Giglio Group, ha commentato: “L’anno appena trascorso è stato segnato da profonde trasformazioni all’interno della nostra organizzazione. Abbiamo guidato una ristrutturazione radicale per semplificare e potenziare l’efficienza di tutta la struttura societaria, eliminando costi superflui e semplificando l’operatività per essere più efficienti e agili. Le fusioni e le cessioni aziendali che abbiamo compiuto hanno plasmato una struttura interna più forte che preparerà la nostra società ad affrontare le sfide future con maggior determinazione e con minor debito. Nel corso di quest’anno, abbiamo portato a termine lo sviluppo della piattaforma digitale Flex che si pone sul mercato come un unicum in termini di prestazioni, duttilità, innovazione, economicità e facilità di utilizzo. È fondamentale evidenziare che i nostri ricavi hanno subito dei rallentamenti dovuti a diversi fattori esterni, tra cui le tensioni geopolitiche che hanno impattato sui nostri mercati di esportazione, specialmente in Russia nel settore del lusso. In aggiunta, il contratto di rilevanza firmato a maggio 2023 con Trenitalia, finalizzato alla vendita esclusiva a bordo dei treni Frecciarossa di prodotti per i viaggiatori, ha subito un ritardo nell’avvio dell’operatività, prevista ora per la metà di giugno 2024. Riconosciamo l’importanza di affrontare queste sfide esterne con risolutezza e adattabilità al fine di superarle con successo. Siamo fiduciosi che, nonostante questi ostacoli temporanei, la strategia aziendale rimanga solida e orientata a ottenere risultati positivi nel medio e lungo termine”.