
È disponibile sul sito ufficiale di Slow Food Italia “La Guida agli Extravergini 2024”. “Le parole chiave che definiscono la stagione appena conclusa – spiega Francesca Baldereschi, nella foto, curatrice della Guida – sono siccità e cambiamento climatico, riflesso delle rilevanti problematiche affrontate dall’olivicoltura italiana nell’ultimo anno e delle preoccupazioni per il futuro. È essenziale affrontare queste sfide preservando la qualità, promuovendo la biodiversità autoctona e adottando pratiche sostenibili. Inoltre, è cruciale non semplificare una grave crisi globale, che ha determinato una contrazione significativa della produzione, riducendola unicamente a un problema di resa e promuovendo modelli di agricoltura superintensiva, basati sull’abbassamento dei costi e sull’eccessivo utilizzo delle risorse. Tali modelli, a breve termine, non solo danneggiano l’ambiente, ma non portano vantaggi economici reali al settore”. La Guida, sottolineano da Slow Food Italia, “non è solo un prezioso strumento per gli addetti ai lavori e i consumatori per districarsi nel momento dell’acquisto e sostenere le centinaia di realtà che mantengono alto il prestigio dell’olivicoltura italiana di qualità, ma vuole essere uno stimolo a visitare queste realtà perché incontrare i produttori e scoprire il patrimonio olivicolo, spesso secolare, che caratterizza il nostro paesaggio, è la migliore forma per apprezzarlo e difenderlo”. Due le novità presenti nel volume: il debutto del Piemonte, un territorio che, nonostante l’annata caratterizzata da grandinate violente, piogge intense e siccità, è riuscito a esprimere una piccola selezione di produttori in grado di fare qualità. L’altra è lo sconfinamento per provare a capire che cosa succede in Canton Ticino e in Slovenia, contigue e in continuo scambio con le aree olivicole dei laghi lombardi e del Carso. Oltre alla competenza dei 125 collaboratori dislocati in tutta l’Italia, la Guida è realizzata anche grazie al sostegno del Gruppo Saida (produzione, commercializzazione e distribuzione di contenitori di vetro per alimenti), BioEsperia (prodotti per l’agricoltura distillati da biomassa vegetale) e RICREA (Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio). La presentazione ufficiale il 20 aprile al Maxxi di Roma.