L’ultima indagine condotta da Salesforce su oltre 14.000 lavoratori dipendenti in 14 paesi, inclusi 1.002 rispondenti dall’Italia, ha evidenziato importanti considerazioni sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) sul posto di lavoro.
Secondo i risultati dell’indagine, molti lavoratori che utilizzano strumenti di Intelligenza Artificiale generativa sul lavoro lo fanno senza avere ricevuto formazione, supporto o approvazione formale dalle rispettive aziende.
In Italia, il 17% dei lavoratori utilizza attualmente strumenti di Intelligenza Artificiale generativa, ma il 49% di loro lo fa senza avere ottenuto l’approvazione formale dal datore di lavoro.
È emersa la necessità di utilizzare l’Intelligenza Artificiale in modo etico e sicuro, attraverso l’adozione di programmi ufficialmente approvati dall’azienda. Tuttavia, alcuni utenti si dedicano a pratiche eticamente discutibili, come attribuirsi indebitamente il lavoro svolto dall’Intelligenza Artificiale o mentire sulle proprie competenze nell’uso di tali tecnologie.
I dati indicano che la responsabilità non è esclusivamente dei dipendenti: quasi sette lavoratori su dieci non hanno ancora ricevuto una formazione completa su come utilizzare in modo sicuro ed etico gli strumenti di Intelligenza Artificiale generativa sul luogo di lavoro. In Italia, solo il 23% dei lavoratori ha ricevuto tale formazione.
Inoltre, molte aziende non hanno politiche chiare sull’uso dell’Intelligenza Artificiale generativa, creando ambiguità e incertezza tra i dipendenti. Questo divario si accentua ulteriormente in Italia, dove il 42% dei lavoratori dichiara che la propria azienda non adotta policy riguardanti l’uso dell’Intelligenza Artificiale.
Indipendentemente dall’adozione dell’Intelligenza Artificiale generativa, molti lavoratori ritengono che acquisire competenze in questo campo renderebbe il proprio profilo professionale più appetibile. La maggior parte crede che l’uso dell’Intelligenza Artificiale aumenti la produttività e che coloro che padroneggiano tali tecnologie possano essere remunerati più elevatamente.
“Ciò che emerge è che le persone non solo si avvalgono di strumenti di Intelligenza Artificiale generativa in ambito lavorativo senza autorizzazione, ma lo fanno consapevoli che un utilizzo etico e sicuro di questa tecnologia richiede l’adozione di programmi ufficialmente approvati dalle rispettive aziende”, sottolinea Vanessa Fortarezza, Country Leader di Salesforce per l’Italia. “Considerando che il 32% dei lavoratori italiani prevede di integrare presto l’Intelligenza Artificiale generativa nelle proprie attività lavorative, è evidente che la diffusione di questa tecnologia proseguirà, indipendentemente dalla supervisione dei responsabili. Per realizzare appieno il potenziale dell’AI, è imperativo investire nella formazione dei dipendenti, abilitandoli a utilizzare questa tecnologia tanto quanto quelle precedentemente apprese. Con linee guida chiare, i dipendenti saranno in grado di affrontare i rischi associati all’Intelligenza Artificiale e allo stesso tempo sfruttarne le innovazioni per potenziare il proprio percorso professionale”.