MioDottore, in collaborazione con la società di ricerca Datanalysis, ha condotto un’indagine approfondita sul tema della prevenzione in Italia, coinvolgendo sia medici che pazienti. I risultati, resi pubblici recentemente, forniscono una panoramica dettagliata sulle percezioni, le abitudini e gli atteggiamenti riguardanti la prevenzione medica nel Paese.
Secondo l’indagine, solo il 20% degli italiani pratica la prevenzione in modo regolare, mentre la metà dei medici intervistati ritiene che i pazienti non siano sufficientemente consapevoli dei rischi legati alla mancata prevenzione. Tuttavia, il 71% ritiene che coinvolgere i pazienti attraverso strumenti digitali potrebbe essere la chiave per migliorare la situazione.
Le modalità di comunicazione tra medici e pazienti sono varie: il 64% dei medici utilizza il metodo tradizionale del colloquio diretto, mentre solo il 34% comunica periodicamente attraverso piattaforme digitali. Le donne mostrano maggiore attenzione alla salute rispetto agli uomini, ma entrambi incontrano difficoltà nel comprendere le raccomandazioni dei medici.
Per quanto riguarda la gestione della prevenzione, emerge che il dialogo tra pazienti e medici di famiglia avviene solo in modo sporadico, con il 76% dei pazienti che non si sente sufficientemente stimolato dal proprio medico di base a partecipare ai programmi preventivi.
Gli specialisti, invece, sembrano essere più inclini a discutere di prevenzione durante le visite, ma anche qui sono presenti lacune nella comprensione da parte dei pazienti.
Per migliorare l’adesione alla prevenzione, sia medici che pazienti concordano sull’importanza di un maggiore coinvolgimento attraverso strumenti digitali e su un accesso più agevole ai servizi di prevenzione. Tuttavia, le barriere economiche e la mancanza di tempo restano ostacoli significativi da affrontare.