Ieri Nicola Barone, Presidente di TIM San Marino e recentemente nominato “Ambasciatore Inviato Straordinario” della Repubblica di San Marino, è stato insignito del prestigioso Premio “Energie per Roma“. L’importante riconoscimento, organizzato dal Centro Europeo di Studi Culturali, celebra l’impegno e il talento di individui, imprese e associazioni che si sono distinti nei campi artistico-culturale, sociale, imprenditoriale e del volontariato a Roma.
Roma, come luogo ricco di energia creativa e di individui appassionati, è stata la cornice perfetta per onorare coloro che si dedicano a promuovere la cultura, migliorare il benessere sociale, sostenere l’imprenditorialità e offrire il proprio tempo per il bene degli altri.
Nicola Barone, figura di spicco nel settore delle telecomunicazioni, è stato riconosciuto per il suo eccezionale contributo al progresso tecnologico e alla valorizzazione culturale della comunità. La sua carriera di vertice nel campo delle telecomunicazioni, con particolare rilevanza nella Net Economy e nella Digital Economy 4.0, lo ha reso un leader nel plasmare il corso dell’azienda Telecom Italia. La sua presenza come Presidente di Telecom Italia San Marino è un segno tangibile della sua capacità di guidare e innovare in contesti complessi e in rapida evoluzione.
Il Premio “Energie per Roma” ha riconosciuto il servizio gratuito e disinteressato prestato dall’ingegnere Barone alla comunità romana. La sua dedizione e leadership sono state evidenziate come esemplari, meritevoli di un riconoscimento che celebra il contributo significativo alla società e alla cultura romana. Con premi prestigiosi, tra cui il Premio Internazionale Bronzi di Riace e il titolo di “Marconista del XXI secolo” conferitogli dalla Fondazione Marconi, Nicola Barone è anche Cavaliere di San Gregorio Magno.
La cerimonia di premiazione del Premio “Energie per Roma” ha sottolineato il valore del servizio e dell’impegno di individui straordinari come Nicola Barone, che con il suo lavoro ha contribuito in modo tangibile al progresso e al benessere dei cittadini.
Ora vi proponiamo la lettura del discorso di ringraziamento dell’ingegnere.
“Illustrissimi membri della Commissione Premio “Energie per Roma”, intendo manifestare il mio personale e sincero ringraziamento per questo prestigioso riconoscimento che mi viene fatto in virtù del mio “servizio gratuito e disinteressato prestato alla comunità romana”, alla quale mi sento onorato di appartenere, se non per nascita, sicuramente per adozione, visto che ho svolto e continuo a svolgere le mie attività principalmente in questa splendida città.
Grazie, davvero grazie anche a tutti voi per essere qui. Chiedo scusa sin d’ora se tradisco un po’ d’emozione.
Le consegna di questo premio in questa prestigiosa sala della Città rappresenta, per me, un importante riconoscimento pubblico al mio impegno civile, religioso, alla valorizzazione culturale, e al rispetto delle tradizioni locali che ho cercato sempre di mettere al centro delle mie attività lavorative e sociali.
Mi soffermo a sottolineare le parole servizio disinteressato e gratuito, contenute nella motivazione del premio, perché in esse mi riconosco appieno. Il mio impegno lavorativo mi ha portato a raggiungere importanti traguardi nel corso delle mie esperienze lavorative, ma se c’è una cosa a cui mi sono sempre dedicato con passione ed entusiasmo è proprio il mettere al servizio della comunità le mie capacità di relazione e la mia concretezza, anche a titolo gratuito, per favorire lo sviluppo e la crescita delle grandi potenzialità esistenti.
Il territorio di Roma con tutte le sue attività, istituzioni e professionalità è un ambiente, a volte complesso, ma ricco di grandi energie e con un retaggio storico, culturale e sociale ineguagliabile. Ognuno di noi dovrebbe sentirsi orgoglioso ed onorato di operare in questo stupendo contesto, come mi sento io di esserlo.
Da ex allievo salesiano mai potrò dimenticare una massima di Don Bosco: “Dovunque vi troviate, mostratevi buoni cristiani e onesti cittadini”. Riuscirci richiede impegno costante e soprattutto rispetto di sé stessi, della propria anima, e degli altri, della comunità, della loro ansia, anche di liberazione cristiana, e della loro sofferenza.
Nella mia esperienzalavorativadi nativo analogico, ho avuto la fortuna di vivere la transizione nel mondo digitale e di occuparmi in prima persona di accelerare il passaggio alle nuove tecnologie di comunicazione, sempre più sofisticate. In meno di 150 anni, un brevissimo periodo se si guarda alla storia dell’uomo, siamo passati:
- dalle prime trasmissioni analogiche (radio di G. Marconi)
- alle ultimissime tecnologie digitali (fibra ottica e 5G)
Questa trasformazione ha generato anche forti mutamenti sociali, che coinvolgono anche la sfera etica e morale.
Oggi stiamo attraversando un altro periodo di transizione verso un mondo che, sotto la spinta di grandi innovazioni tecnologiche (Digitale, Sostenibilità, Green, Nuove Energie Rinnovabili, …) promette di migliorare la qualità della vita nostra e del nostro pianeta, mentre cerca pure di porre rimedio ai nostri sprechi e abusi del passato e del presente. A fronte di queste opportunità occorre mettere sempre al centro il rispetto per la dignità delle persone, l’attenzione e la cura per l’ambiente; altrimenti il futuro rischia di generare nuovi disastri. Richiamo, in proposito, ciò che ha detto il filosofo Hans Jonas: “il principio di responsabilità è un dovere assoluto. Esso va applicato a ogni gesto dell’uomo. È l’uomo che deve preoccuparsi delle ricadute future delle sue scelte e di ogni suo atto. Infatti, ciò che si può fare molte volte non è eticamente fattibile!”
Abbiamo quindi di fronte una grande responsabilità: utilizzare le conoscenze e le possibilità offerte dall’ICT (i tre paradigmi Internet di Rifkin) per risolvere le grandi sfide per l’umanità:
- la crescente disparità sociale
- i consumi esasperati delle risorse (minerarie, energetiche, naturali)
- i grandi sconvolgimenti climatici
Mi sento in sintonia con queste sfide in quanto nella mia vita lavorativa mi sono sempre dedicato al superamento del “Digital Divide” in tutte le sue forme e dimensioni (geografico, tecnologico, culturale, sociale,..) per traguardare uno sviluppo vero e diffuso, che sia a beneficio della collettività tutta. E questo è sempre stato per me un dovere professionale, ma anche e prima di tutto etico.
Rinnovo il mio sentito ringraziamento per il conferimento di questo importante premio e formulo i più sinceri auguri alla nostra Città perché possa raggiungere presto i livelli di benessere, innovazione e qualità della vita che merita.
Ancora grazie a tutti per essere intervenuti questa sera”.