Amazon sta attuando nuovi licenziamenti, questa volta coinvolgendo centinaia di dipendenti della sua divisione Prime Video e studios. Mike Hopkins, il dirigente che supervisiona la divisione video in streaming e studios, ha annunciato i tagli tramite un’email ai dipendenti. Hopkins ha dichiarato che nel corso dell’ultimo anno, l’azienda ha esaminato diversi aspetti della sua attività per migliorare la capacità di offrire contenuti innovativi e un’esperienza di intrattenimento personalizzata. In questo contesto, sono state identificate opportunità di riduzione o interruzione degli investimenti in alcune aree, con un focus maggiore su contenuti e iniziative di prodotto ad alto impatto.
Questi licenziamenti seguono una serie di riduzioni di personale effettuate da Amazon tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, che hanno coinvolto oltre 27.000 dipendenti, principalmente nella divisione responsabile dell’assistente virtuale Alexa. Ora, la divisione Prime Video è colpita, il servizio di streaming concorrente di Netflix.
Parallelamente, anche il servizio di livestreaming Twitch, di proprietà di Amazon, sta attraversando una fase di ridimensionamento, con l’annuncio di tagli previsti per circa il 35% del personale, pari a circa 500 lavoratori. Questi licenziamenti arrivano in un contesto di preoccupazioni per le perdite finanziarie di Twitch e dopo le dimissioni di diversi dirigenti di alto livello dall’azienda.
Questi sviluppi riflettono il continuo sforzo di Amazon nel bilanciare le sue operazioni e concentrarsi su settori di maggiore impatto, riducendo al contempo costi e investimenti in aree ritenute meno cruciali.