Nei primi nove mesi del 2023 i maggiori operatori mondiali del WebSoft invertono la rotta rispetto allo scorso anno. Il loro fatturato aggregato cresce del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le performance migliori sono registrate dai servizi innovativi per la mobilità, come Ride-hailing e Sharing Mobility (+23,8%), dalle attività di vendita di viaggi online (+20,4%) e dalle prestazioni di consegna a domicilio (+19,3%), settore che sta vivendo un significativo consolidamento. Nonostante l’incremento del giro d’affari abbia accomunato tutti i settori, i comparti con maggiore incidenza sul fatturato rimangono l’e-commerce (31%), la pubblicità (23%) e il cloud (16%). E’ quanto si legge nell’indagine annuale sui maggiori gruppi mondiali Software & Web curata dall’Area Studi Mediobanca (nella foto, l’a. d. Alberto Nagel). Sempre nei primi nove mesi del 2023 i giganti del WebSoft vedono un solido miglioramento dei propri margini: la redditività operativa (Mon) cresce del 31,5% sui primi nove mesi 2022, mentre gli utili netti accelerano del 46,4% raggiungendo livelli record: ogni operatore ha mediamente prodotto un profitto netto giornaliero di oltre 30 milioni rispetto ai 21 milioni del 2022 e ai 27 milioni del 2021. L’aumento dei tassi di interesse – prosegue lo studio di Mediobanca – non sembra influenzare i colossi del WebSoft che mostrano una crescita della liquidità dell’11,6%, con un’incidenza sul totale attivo che raggiunge il 24,2% a fine settembre 2023 (dal 23,5% di dicembre 2022, ben superiore all’11,4% della grande manifattura). Più della metà dei fondi è investita in titoli a breve termine: 360,5 miliardi di euro, ovvero circa il 13% del totale attivo. L’incremento della liquidità lascia presagire un possibile ritorno a operazioni di M&A, oltre a preservare il potere della valuta in un contesto di inflazione diffusa. A livello di singoli gruppi, nei primi nove mesi del 2023 si registra l’impennata dei ricavi della cinese PDD (PinDuoDuo e Temu) a +75%, seguita a distanza dalla connazionale DiDi (+31,2%) e dalla statunitense Booking (+27,1%). Per quanto riguarda la redditività industriale, nei primi nove mesi del 2023, Microsoft guida la classifica per ebit margin (44,4%), davanti a Oracle (43,7%), Adobe (34,2%), Meta (32,0%) e Booking (31,5%), a fronte di un valore medio del settore che si attesta al 18,4%. Buone notizie per i giganti del web anche dal fronte del mercato azionario. Dopo un 2022 in netta flessione, che aveva riportato le 25 maggiori WebSoft indietro di due anni per capitalizzazione di Borsa, il 2023 sembrerebbe infatti mostrare il ritorno del feeling con i listini azionari. Al 30 novembre scorso, prosegue l’analisi Mediobanca, i colossi del WebSoft raggiungono una capitalizzazione di 8.767 mld, in accelerazione del 47,5% sul dicembre 2022. Tale crescita è evidente anche in termini di rappresentatività rispetto alle borse mondiali: a fine 2022 la capitalizzazione delle 25 maggiori WebSoft esprimeva il 6,9% del valore complessivo delle borse mondiali, incidenza che sale al 9,5% a fine 30 novembre 2023. Nel confronto con Piazza Affari, sebbene quest’ultima abbia messo a segno una delle migliori performance d’Europa nei primi nove mesi 2023, le WebSoft si confermano dei pesi massimi: complessivamente valgono oltre dieci volte l’intera Borsa italiana. Al 30 novembre il podio di Borsa è occupato da Microsoft (2.581 mld), Alphabet (1.528 mld) e Amazon (1.384mld). Da fine dicembre 2022 a novembre 2023 due gruppi hanno registrato una performance particolarmente brillante: Meta (+165,9%) e Uber (+123,0%).