
La terapia messa a punto da Novartis contro il colesterolo cattivo è disponibile anche in Sicilia. Lo riferisce una nota della multinazionale farmaceutica. Il farmaco può essere utilizzato nel trattamento di adulti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue, incluso il colesterolo) ed è prescrivibile in associazione a una statina o ad altre terapie ipolipemizzanti orali. In sintesi, lo possono ricevere i pazienti che non rispondono alla terapia tradizionale con farmaci a base di statine e di ezetimibe, o sono intolleranti agli stessi, oltre che i soggetti affetti da forme gravi di dislipidemia familiare. Si tratta inoltre, spiega ancora la nota di Novartis, della prima terapia che si basa sull’impiego della tecnologia del RNA interferente – small interfering RNA – (siRNA) per la riduzione della colesterolemia LDL, e rappresenta un nuovo approccio alla gestione dei pazienti con ipercolesterolemia. Grazie al suo meccanismo d’azione, inibisce direttamente la produzione della proteina PCSK9, aumentando in questo modo la capacità del fegato di eliminare dal sangue le lipoproteine denominate LDL7 Questo meccanismo porta di conseguenza a ridurre fino al 52% i livelli della colesterolemia legata a queste lipoproteine. Inclisiran viene somministrato ai pazienti da un operatore sanitario. Dopo la prima iniezione, segue la dose successiva a distanza di 3 mesi e in seguito ogni 6 mesi, per due volte all’anno. In Sicilia nel 2020 sono stati registrati circa 19.000 decessi provocati dalle malattie cardiovascolari, tra cui quelle ischemiche e cerebrovascolari, che rappresentano il 34% del totale dei decessi. I cittadini siciliani che soffrono di dislipidemie sono oltre 800.0002 di cui circa il 40% è trattato con terapie ipolipemizzanti e circa il 50% di questi sono pazienti a rischio cardiovascolare alto e molto alto3 . La colesterolemia LDL (LDL-C), sottolinea Novartis, è il principale fattore modificabile per la riduzione del rischio cardiovascolare, come dimostrato da decenni di esperienza di studi clinici che hanno inequivocabilmente evidenziato il suo ruolo causale nel determinare la malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) 4,5 . L’aumento della colesterolemia LDL prolungato nel tempo, infatti, può determinare la formazione della placca ateromasica nelle arterie, aumentando così il rischio di eventi ischemici acuti, come l’infarto del miocardio e l’ictus6 . Nei pazienti che hanno superato uno di questi eventi acuti, la prevenzione cardiovascolare diventa prioritaria per ridurre il rischio di recidive ischemiche. e quindi migliorare la loro qualità di vita. In Sicilia, circa il 62% dei pazienti non controlla adeguatamente i valori della colesterolemia LDL nonostante le terapie ipolipemizzanti convenzionali. L’Inclisiran, spiega il Prof. Corrado Tamburino, Professore Ordinario Malattie dell’apparato Cardiovascolare MED/11 Università di Catania, permette di “ridurre i livelli di colesterolo LDL non solo in maniera efficace, ma anche sostenuta nel tempo, raggiungendo così un numero sempre più ampio di pazienti che corrisponde al goal terapeutico raccomandato dalle nuove linee guida EAS”.
“L’introduzione di questo farmaco nella nostra Regione rappresenta un’opportunità per migliorare non solo il trattamento della malattia aterosclerotica – conclude Filippo Sarullo, Direttore dell’Unità Operativa di Riabilitazione Cardiovascolare dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo – ma anche per migliorare la qualità della vita di tutti i pazienti affetti da ipercolesterolemia. Siamo estremamente fiduciosi nei confronti dei risultati dimostrati dal meccanismo d’azione di questo farmaco che, insieme alla nostra esperienza, contribuirà ad aiutare un numero sempre crescente di pazienti a mantenere in modo stabile e controllato i livelli desiderati di colesterolo LDL”.