In un’operazione di rilievo, Intesa Sanpaolo (nella foto l’a. d. Carlo Messina) ha recentemente effettuato una significativa collocamento di bond sul mercato americano, per un totale di $3 miliardi. Questa emissione rappresenta la più grande degli ultimi dieci anni per Intesa Sanpaolo, evidenziando la solida posizione e il riconoscimento della banca tra gli investitori americani.
L’offerta obbligazionaria comprendeva due tranche: un bond Senior Preferred a 10 anni con rimborso in un’unica soluzione, dal valore nominale di $1,5 miliardi, con un prezzo pari a US Treasury + 280 punti base e un tasso fisso del 7,20%, e un bond Senior Preferred a 30 anni, sempre dal valore nominale di $1,5 miliardi, con un prezzo pari a US Treasury + 325 punti base e un tasso fisso del 7,80%.
Il bond, destinato principalmente al mercato statunitense, ha registrato una forte partecipazione anche da parte di investitori britannici e asiatici. La distribuzione degli investitori è la seguente:
Tranche Senior Preferred a 10 anni:
75,3% Asset Managers
11,3% Istituzioni Ufficiali
9% Assicurazioni e Fondi Pensione
2,8% Banche
con una distribuzione geografica che evidenzia la maggioranza della partecipazione dagli Stati Uniti e Canada con il 71,8%, il 13,6% dal Regno Unito ed il 10,2% dall’Asia.
Tranche Senior Preferred a 30 anni:
77,9% Asset Managers
14,2% Assicurazioni e Fondi Pensione
4,9% Istituzioni Ufficiali e 0,9% Banche
con una distribuzione geografica che evidenzia la maggioranza della partecipazione dagli Stati Uniti e Canada con il 73,6%, il 17,6% dal Regno Unito ed il 5,5% dall’Asia.
Le banche partecipanti all’emissione in qualità di Joint Book Runner sono state, oltre alla Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, Barclays, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, HSBC, J.P. Morgan, Morgan Stanley, TD Securities e Wells Fargo.