Nel corso dei primi nove mesi del 2023, Enel (nella foto, l’a. d. Flavio Cattaneo) ha riportato ricavi per un totale di 69.534 milioni di euro. L’EBITDA ordinario, che rappresenta l’utile prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti, ha raggiunto 16.386 milioni di euro, segnando un aumento significativo rispetto ai 12.671 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2022 (+29,3%). Questo incremento è attribuibile ai buoni risultati del business integrato, che ha beneficiato dell’aumento dei margini rispetto all’anno precedente e al miglioramento delle performance di Enel Grids. L’EBITDA totale è stato di 15.220 milioni di euro, contro i 12.327 milioni di euro registrati nel periodo corrispondente del 2022, con un incremento del 23,5%. L’EBIT, che rappresenta l’utile operativo, ha raggiunto 9.835 milioni di euro, un notevole aumento rispetto ai 6.071 milioni di euro del 2022 (+62,1%). Questo miglioramento è stato guidato da una gestione operativa positiva, da minori adeguamenti di valore e da minori svalutazioni dei crediti commerciali rispetto all’anno precedente, che hanno più che compensato i maggiori ammortamenti. Il risultato netto ordinario del Gruppo è stato di 5.033 milioni di euro, in crescita del 65,2% rispetto ai 3.046 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2022. Questo aumento riflette una gestione operativa positiva e una minore incidenza degli interessi di terzi, che hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti dovuti all’evoluzione dei tassi di interesse e all’aumento del debito medio, nonché l’aumento dell’onere fiscale dovuto ai migliori risultati. Il risultato netto del Gruppo è stato di 4.253 milioni di euro, in aumento del 141,9% rispetto ai 1.758 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022. L’indebitamento finanziario netto è aumentato a 63.312 milioni di euro rispetto ai 60.068 milioni di euro alla fine del 2022, principalmente a causa di flussi di cassa positivi generati dalla gestione operativa, dalla cessione di alcune società considerate non più strategiche e dall’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui. Questi fattori hanno compensato solo in parte il fabbisogno generato dagli investimenti e dal pagamento dei dividendi, nonché l’andamento sfavorevole dei tassi di cambio. Gli investimenti totali ammontano a 8.759 milioni di euro, in calo rispetto ai 9.309 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022 (-5,9%). Questa variazione è principalmente dovuta al cambiamento del perimetro delle attività classificate come “disponibili per la vendita” rispetto all’anno precedente. Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha deliberato un acconto sul dividendo per il 2023, che ammonta a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 24 gennaio 2024, segnando un aumento del 7,5% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2023. Inoltre, è confermata la politica di acconto sui dividendi prevista dal Piano Strategico 2023-2025, con un dividendo totale per il 2023 previsto pari a 0,43 euro per azione. La solidità delle performance operative nei primi nove mesi del 2023 ha portato a una revisione al rialzo della guidance per l’intero anno. In particolare, si prevede un EBITDA ordinario compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente target compreso tra 20,4 e 21,0 miliardi di euro. L’utile netto ordinario del Gruppo è previsto tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro, in crescita rispetto al precedente target compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi di euro. Infine, è confermato il raggiungimento del target di Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA pari a 2,4x-2,5x, considerando anche gli impatti finanziari delle operazioni di cessione di asset programmate e non finalizzate. Eventuali variazioni rispetto a questo target saranno dovute ai tempi di completamento delle cessioni di asset e verranno aggiornate nella presentazione del nuovo Piano Strategico in programma per il prossimo 22 novembre