Negli ultimi quattro anni, Poste Italiane (nella foto, il condirettore generale Giuseppe Lasco) ha notevolmente aumentato gli investimenti in sicurezza fisica, registrando un incremento del 300%. Questo sforzo è stato mirato a potenziare il dispositivo di prevenzione anticrimine, con una particolare enfasi sulla riorganizzazione delle Security room. Attualmente, ci sono quattro centri di monitoraggio operativi 24 ore su 24 a Roma, Milano, Genova e Napoli, incaricati della vigilanza di ben 13.000 siti aziendali. Questa iniziativa ha contribuito a una significativa riduzione degli eventi criminali.
Nel corso dei primi otto mesi del 2023, il numero di rapine agli uffici postali è sceso a 102, rispetto alle 132 registrate nell’intero anno 2022. Questo è un chiaro segno del progresso fatto in termini di sicurezza. Inoltre, tra il 2016 e il 2022, la curva degli eventi criminali si è ridotta notevolmente, passando da 707 a 315, equivalente a una riduzione del 55%.
La sicurezza è stata migliorata ulteriormente grazie all’adozione di nuove misure e tecnologie, come la videoanalisi, la videoronda e l’analisi biometrica. Queste innovazioni hanno portato a un aumento delle rapine sventate e a una diminuzione del denaro sottratto. Nel 2022, le quattro Security room hanno segnalato ben 584.000 eventi di sicurezza, e la collaborazione con le forze dell’ordine ha permesso di prevenire il 60% dei 315 eventi criminali, tra cui 43 rapine, 75 furti e 71 attacchi agli ATM Postamat.
Poste Italiane ha inoltre installato oltre 13.600 impianti antintrusione e oltre 12.000 impianti di videosorveglianza, con una vasta rete composta da 80.000 telecamere e 500.000 sensori. Questi sforzi hanno contribuito a creare un ambiente più sicuro per dipendenti e cittadini.