Il mercato dei prodotti di largo consumo, come cibo e beni per la casa, sta vivendo dei cambiamenti interessanti. L’e-commerce, cioè gli acquisti online, sta crescendo, ma rappresenta solo il 4% del mercato, mentre i negozi fisici, come supermercati e discount, sono ancora i leader con il 48%. Questi dati sono stati presentati in un evento Netcomm a Milano.
In Italia, ci sono oltre 10 milioni di persone che fanno acquisti online di prodotti di largo consumo, e questo mercato vale più di 1,3 miliardi di euro, con una crescita del 7% rispetto al 2022. Le categorie come i prodotti per animali domestici e per la cura personale stanno guidando questa crescita.
Anche a livello mondiale, il mercato del cibo online sta crescendo, anche se a un ritmo più lento. Si prevede che entro il 2025 rappresenterà il 5,1% del mercato globale del cibo, sia online che offline.
La spesa alimentare è una delle categorie più popolari per gli acquisti online, ma la sua crescita sta rallentando. Nel 2023, circa il 25% delle persone che fanno acquisti online ha acquistato prodotti alimentari, anche se questa percentuale è in calo rispetto all’anno precedente.
Inoltre, ci sono differenze regionali in Italia, con alcune regioni che registrano una crescita più rapida dei servizi di cibo online rispetto ad altre. Ad esempio, nel Sud Italia c’è stata una crescita del 24% rispetto all’anno precedente.
Un aspetto interessante è che, nel settore alimentare, il prezzo non è uno dei principali fattori di acquisto per i consumatori online. Invece, la velocità dell’esperienza di acquisto, la convenienza, il risparmio di tempo e la varietà delle opzioni di consegna sono più importanti.
Infine, l’uso dell’intelligenza artificiale sta diventando sempre più comune nel settore alimentare, aiutando a migliorare l’esperienza di acquisto online e a rendere più efficienti i processi di produzione e di consegna dei prodotti.
“Durante la pandemia da Covid-19 l’intera filiera agroalimentare, particolarmente complessa nei suoi sistemi di distribuzione, ha visto un notevole sviluppo grazie all’introduzione di tecnologie che supportano un potenziamento della stessa e l’integrazione dei suoi diversi attori. La quota di acquirenti di spesa alimentare in Italia ha visto infatti un aumento del 32% nel periodo 2020-2022. L’avvio del trend positivo, anche se in calo rispetto ai numeri ottenuti durante la pandemia, è una conseguenza dell’efficientamento della filiera verso tutti i canali distributivi (GDO, gastronomia e horeca) e dell’introduzione di tecnologie abilitanti come l’AI e gli strumenti legati alla blockchain, particolarmente efficaci nel processo di tracciabilità dei prodotti. Oggi il settore del Food Delivery rientra tra le categorie che più hanno incrementato la quota di vendite online nel biennio 2022-2023 proprio grazie all’aumento dell’offerta e al progressivo miglioramento di servizi di consegna, con particolare attenzione alla velocità, alla capillarità, al contenimento dei costi e alla fornitura di servizi a valore aggiunto”, ha commentato Roberto Liscia, nella foto, Presidente di Netcomm.