Sono state recentemente presentate alle imprese emiliano-romagnole dagli esperti di Intesa Sanpaolo, nella foto l’a. d. Carlo Messina, in un partecipato incontro tenutosi a Bologna, le opportunità di sviluppo e fidelizzazione sui mercati di Romania, Ungheria e Slovacchia. Un appuntamento tenutosi nell’ambito del road show di Intesa Sanpaolo dedicato al programma sinergico tra l’International Subsidiary Banks Division (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori (BDT), al fine di potenziare ulteriormente le opportunità di business cross-border delle mid-corporate che operano nei 12 Paesi serviti dalle banche commerciali del Gruppo in Est Europa e Nord Africa.
Il programma, che contribuisce a rafforzare il posizionamento di Intesa Sanpaolo come banca di riferimento e partner a lungo termine per le imprese facendo leva su modelli operativi sinergici del Gruppo, prevede un aumento delle linee di finanziamento e dell’offerta di prodotti e servizi dedicati all’internazionalizzazione e coinvolge in questa fase Intesa Sanpaolo Bank in Romania, CIB Bank in Ungheria, VUB Banka in Slovacchia.
Durante l’incontro sono state illustrate alle imprese dell’Emilia-Romagna le opportunità offerte dai mercati rumeno, ungherese e slovacco, previsioni di crescita positive, progressivo aumento della capacità di attrarre investimenti esteri, benefici derivanti da re-shoring e near-shoring, stanziamenti di fondi europei, programmi di privatizzazione governativi, prospettive di ammodernamento delle reti infrastrutturali e dei trasporti, sviluppo del tessuto industriale e disponibilità di risorse naturali e agricole. Queste le potenzialità delle geografie europee interessate da questa iniziativa che prevede anche la possibilità per le imprese di confrontarsi singolarmente con il team delle banche estere coinvolte in ogni momento.
“Le imprese dell’Emilia-Romagna hanno una solida posizione nei mercati internazionali, l’export è uno dei punti di forza dell’economia regionale che si mantiene tale anche nei periodi di incertezza macroeconomica – ha rimarcato Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. Abbiamo ritenuto importante mettere a disposizione delle imprese regionali un supporto ancora più specialistico grazie a questo programma. Il network internazionale di Intesa Sanpaolo assicura opportunità di crescita grazie a strumenti efficaci e a un supporto costante sia in Italia sia nei Paesi target”.
Secondo le elaborazioni della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 i distretti dell’Emilia-Romagna hanno esportato oltre 604 milioni euro verso Romania, Slovacchia e Ungheria, pari al 13% del totale dell’export dei distretti italiani verso questi paesi.
La Romania assorbe 307 milioni di euro delle esportazioni distrettuali dell’Emilia-Romagna, seguono l’Ungheria con 200 milioni e la Slovacchia con 97.
I primi 6 distretti per livello di esportazioni sono le Piastrelle di Sassuolo (21,8%), la Meccatronica di Reggio Emilia (21,7%), le Macchine per l’imballaggio di Bologna (12,1%), la Food machinary di Parma (7,7%), le Macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (7%) e l’Alimentare di Parma (6,1%).
Tra il 2022 e il 2021 le esportazioni dei distretti emiliano-romagnoli a prezzi correnti verso questi tre paesi hanno registrato una crescita del 21,4%, superando del 22,2% i livelli pre- pandemici. L’evoluzione dell’export distrettuale nel 2022 è stata positiva verso tutti e tre i paesi: in Romania le esportazioni sono aumentate del 18,7%, in Ungheria del 25,7% e in Slovacchia del 21,4%.
Anche nel primo semestre 2023 le esportazioni verso questi 3 paesi hanno mostrato una crescita (+5,2%), con sensibili differenze: verso Romania e Slovacchia i flussi sono aumentati rispettivamente del 15,1% e del 9,6%, mentre quelli verso l’Ungheria si sono ridotti del -10,6%.