La Giunta Regionale ha approvato ieri il disegno di legge che apporta al bilancio di previsione 2023-2025 la prima variazione generale, dopo l’assestamento, grazie alle risorse reperite da una verifica degli stanziamenti relativi alla gestione dell’indebitamento e alle garanzie finanziarie non utilizzate a supporto del piano economico finanziario previsto per la Pedemontana, per l’anno corrente (nella foto, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia).
Questa manovra garantisce tempestivamente 31.751.184 milioni di euro che andranno impiegati per dare una risposta immediata in diversi ambiti delle politiche regionali. Ne dà notizia l’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Francesco Calzavara. “Grazie a questa variazione di bilancio diamo segnali concreti iniettando nei capitoli di spesa risorse immediate per sostenere il diritto allo studio, il sociale e in particolare il mondo delle scuole materne, e il trasporto pubblico locale. Nello specifico abbiamo destinato 14.700.000 euro a contributi straordinari alle aziende del trasporto pubblico locale, 12.100.000 euro all’area sanità e sociale, 2.500.000 euro all’area istruzione garantendo, assieme ai fondi nazionali, la piena copertura dei 3247 aventi diritto delle borse di studio, 1.200.000 euro a Veneto Strade per interventi di manutenzione e messa in sicurezza del sistema viario regionale, e, infine, 500.000 euro al mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo”. “Di fatto è un intervento corposo che dimostra l’attenzione dell’amministrazione regionale rispetto a tre ambiti: sociale, istruzione e trasporto pubblico locale, i quali non sono solamente una priorità ma rispecchiano, altresì, i reali bisogni dei veneti – prosegue Calzavara -. Riuscire a soddisfarli, mantenendo l’equilibrio tra entrate e uscite in un bilancio di previsione che già cuba 17 miliardi e 316 milioni di euro, senza introdurre nuove tasse, conferma la capacità di visione, pianificazione e di attuazione delle misure. Dopo l’approvazione in Giunta inizia l’iter di approvazione in Consiglio: il termine è quello del 30 novembre, ma l’obiettivo e di chiudere ben prima per iniziare l’analisi e il confronto sulla prossima manovra triennale”.