Al via il bonus colonnine a favore di privati e condomìni. Possono beneficiare del contributo per l’acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati ad energia elettrica gli utenti domestici, ovvero persone fisiche e condomìni (in caso di posa in opera sulle parti di uso comune). Escluse le ditte individuali e le società.Il contributo per l’infrastruttura di ricarica è pari all’80% del prezzo di acquisto e posa nel limite massimo di euro 1.500 per i privati (persona fisica). Il limite è innalzato a euro 8.000 in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali (articoli 1117 e 1117-bis c.c.). Le domande potranno essere presentate dal 19 ottobre al 2 novembre 2023 per le installazioni effettuate dal 4 ottobre 2022 al 31 dicembre 2022. È quanto prevedono i due decreti direttoriali del 2 ottobre 2023 che il ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) ha pubblicato sul proprio sito (si veda ItaliaOggi di ieri). Nel caso di persone fisiche le infrastrutture devono essere ad esclusivo uso privato; nel caso di condomini devono essere destinate all’utilizzo collettivo da parte dei condòmini. In ogni caso non possono essere accessibili al pubblico. Le risorse sono pari a 40 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023. I termini di apertura e chiusura per le domande relative alle installazioni effettuate nel 2023 verranno comunicati con successivi avvisi del Mimit.
Spese. Il contributo è previsto per l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi; costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo Pod (point of delivery). Il contributo è previsto solo per gli acquisti e la messa in posa già effettuati e per l’acquisto comprensivo di posa: il solo acquisto non è sufficiente per richiedere il bonus. Tutte le spese devono essere documentate e con pagamento tracciabile.
Controlli. I controlli sono effettuati a campione, nel limite massimo del 10% delle erogazioni effettuate. In ogni fase del procedimento, il Mimit e il soggetto gestore (Invitalia) possono svolgere tutti i controlli necessari a verificare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dai soggetti coinvolti nel procedimento amministrativo. A tal fine possono essere effettuati accertamenti d’ufficio, verifiche e ispezioni in loco delle qualità e dei fatti riguardanti le predette dichiarazioni e documentazioni.
Domande. La domanda può essere presentata (solo una per beneficiario) esclusivamente tramite la piattaforma online, all’indirizzo che verrà indicato nell’avviso di apertura e di chiusura dello sportello. L’accesso potrà essere effettuato tramite Spid, carta d’identità elettronica (Cie) o carta nazionale dei servizi (Cns). Una volta effettuato l’accesso si può procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata.
Bruno Pagamici, ItaliaOggi