Pichetto Fratin: utilizzare tutti i percorsi per la transizione energetica

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In merito al percorso di decarbonizzazione “dobbiamo avere la cautela che ho avuto nel non chiudere completamente Civitavecchia e Brindisi”. A dirlo e’ il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nella foto, intervenendo durante il convegno “Sicurezze di sistema durante la grande transizione energetica” organizzato con la collaborazione di Cesi, a Milano. Ad oggi “dobbiamo utilizzare tutti i percorsi. Andiamo verso l’utilizzo delle rinnovabili” ma “quelle attuali sono solo eolico e fotovoltaico. Dobbiamo trovare il modo di fare accumuli, stoccaggi e il modo di mettere Co2 nei giacimenti esausti”.
Per il ministro “è una partita nazionale nel farlo ed europea nel far capire che bisogna farlo”. Nell’ambito della riforma della struttura del mercato dell’elettricità “stiamo definendo con l’Ue un market design, non siamo d’accordo con alcuni paesi vicini. Abbiamo opinioni molto molto diverse”, ha sottolineato.
Fratin ha poi continuato affermando: “Non so a oggi dire come riusciremo a concludere, se non con una giusta mediazione che accontenti tutti o scontenti tutti, vincendo o perdendo”. Per il ministro è una partita “che incide fortemente su quella che è la questione dei prezzi”. L’adeguamento della produzione nazionale al 2030 “ha la sicurezza come punto fondamentale sia nella diversificazione delle fonti, sia nelle azioni da intraprendere sia nel controllo ed evoluzione del nostro modello di mercato”, ha sottolineato. Parlando poi delle azioni future da compiere, per Fratin si devono utilizzare “a fondo le nostre conoscenze e le più moderne tecnologie” affinché “noi possiamo arrivare alla diversificazione di fonti al 2050. Cresceranno le rinnovabili, diminuirà il fossile” ma “è percorso che va governato”. Questo cambiamento “credo possiamo ancora giocarlo da primi della classe”, ha concluso.