Il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, nella foto, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del suo intervento al Consiglio comunale di Milano, dove sono stati invitati a intervenire diversi banchieri.
“Le banche hanno fatto tantissimo credito durante la pandemia. Dopo la pandemia c’è stata un’attività della Banca centrale europea che ha creato tantissima liquidità e fatto precipitare i tassi di interesse che sono diventati negativi. Le nostre banche non hanno mai applicato tassi di interesse negativi sui conti correnti, a differenza di quanto avvenuto nel Nord Europa. Per noi – ha aggiunto – l’impegno prioritario è il benessere della popolazione, quindi crescita economica, ma anche riduzione delle disuguaglianze. Questo fa parte della funzione principale delle banche, che è quella di fornire credito alle attività che possono far crescere il benessere e creare lavoro. Ma – ha continuato – non bisogna dimenticare che ci sono anche dei casi di sofferenza, quindi anche venire incontro alle situazioni di disagio e a quella parte della popolazione che non ha i titoli per ottenere credito. Bisogna aiutare anche questi e fare in modo che possano far crescere le loro attività. A chi gli fa notare che spesso le banche sono accusate di non dare credito a chi non ha i titoli, risponde: ‘I titoli sufficienti bisogna aiutare a crearli, le banche sono soggette a vigilanza e la vigilanza, quando individua un credito concesso a chi non ne ha le caratteristiche, punisce la banca. Questo va contro la stabilità del sistema, quindi il compito della banca deve essere quello di permettere alle persone di accedere al credito, e anche laddove non c’è possibilità concedere un aiuto e non più un credito”.
Rispondendo a chi gli chiedeva se ritenesse migliorata con la nuova formulazione la tassa sugli extraprofitti, Gros-Pietro ha dichiarato: “Vedremo, il Parlamento è al lavoro. Credo che il governo porterà la sua proposta in Parlamento”.